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SPEAK TIPS | Migliorare l’inglese con gli articoli del New Yorker

04/05/18 17.18

Si può migliorare l’inglese con molti strumenti: abbiamo parlato di film da guardare in lingua originale con l’aiuto dei sottotitoli, serie TV, siti web con consigli pratici e podcast educativi, musica e playlist per allenarsi con l’ascolto e, infine, libri elencati in ordine di difficoltà per tutti i livelli di inglese. Tutto questo serve a mantenere un allenamento che nella pratica con ogni seconda lingua è essenziale. Oggi aggiungiamo un nuovo tassello e parliamo di giornali, magazine per la precisione, con il più celebre di tutti: The New Yorker.

La storia del New Yorker 

Il primo numero del New Yorker esce il 21 febbraio 1925. I suoi fondatori, i coniugi Harold Ross e Jane Grant, entrambi giornalisti, decisero di dare vita a una rivista con sede proprio a New York e dal piglio intellettuale e letterario, lo stesso che è rimasto fino ai giorni nostri. Da allora ogni anno vengono pubblicati 47 numeri del New Yorker, ciascuno con una copertina d’autore dedicata all’attualità. Illustratori più o meno famosi (come per esempio Christoph Niemann, il primo a realizzare una copertina in realtà aumentata per il giornale) che hanno contribuito a rendere iconico l’intero magazine.

The-NewYorker 

Piglio intellettuale, si diceva, per una rivista che ha visto, come illustri contributor, i migliori scrittori e scrittrici in circolazione. Non solo approfondimento delle news, ma anche articoli che raccontano vizi e virtù della società americana, i retroscena della politica, recensioni letterarie e cinematografiche e pezzi di vera e propria letteratura contemporanea. È consuetudine, infatti, trovare racconti di firme eccellenti del panorama letterario internazionale come Zadie Smith, per esempio. Una vecchia tradizione del new Yorker, del resto, perché negli archivi è possibile risalire a firme eccellenti come J.D. Salinger, Willa Cather, Milan Kundera, Chiamamanda Ngozi Adichie, Hannah Arendt e Jonathan Franzen, solo per citarne alcuni.

Salinger

Da un po’ di anni è disponibile una pregevole edizione online per restare al passo con i tempi della comunicazione e della scrittura moderna, nonché una comoda app da consultare on the go. Eppure l’edizione cartacea del New Yorker rimane una icona indiscussa.

 

Gli articoli selezionati da Speak

Provate ad introdurre nella vostra routine di miglioramento della lingua inglese anche gli articoli del New Yorker. Non fatevi spaventare dall’aura intellettuale della pubblicazione, la verità è che sito, app e numeri cartacei contengono testi per quasi ogni livello di inglese e con l’allenamento leggerlo sarà sempre più facile.

Livello facile 

Per coloro che iniziano a fare pratica con i testi in lingua inglese, ma che sono comunque affascinati del New Yorker, niente paura! Cominciate dalle vignette. Sì, avete letto bene, le vignette umoristiche, quelle presenti in ogni numero cartaceo tra i vari articoli e in ultima pagina mute per il contest settimanale. Sono ottimamente disegnate, fulminanti e prendono in giro con intelligenza ogni fenomeno sociale. Il linguaggio è semplice proprio perché il testo è estremamente breve, ma si potrà fare sempre più esperienza con lo slang e l’humor americano. E poi sì, fidatevi, fanno davvero ridere. Nella app c’è una sezione per scorrere tutto l’archivio senza interruzioni mentre nel sito c’è sempre una selezione quotidiana aggiornata. 

Discorso a parte per i contributi a fumetti, come per esempio Dear Pepper, rubrica in cui i lettori scrivono a Liana Finck, illustratrice, che risponde con i suoi life advice disegnati. 

Dear-Pepper

 

Livello intermedio

Il linguaggio del New Yorker non è sempre semplice, è vero, ma questo non vuol dire che anche chi è ad un livello intermedio di inglese non possa godere della lettura in lingua inglese, basta solo un piccolo lavoro preliminare di analisi: ricerca di termini sconosciuti, un paio di letture in più e il gioco è fatto. In alcuni articoli, poi, è presenta anche una versione audio spesso letta dallo stesso autore. Sarà interessante e molto ulte per il proprio inglese ascoltare pronunce e intonazioni di ogni frase. La sezione si chiama The writer’s voice e questi sono alcuni esempi interessanti:

The Lazy River di Zadie Smith

Bronze di Jeffrey Eugenides

My Purple Scented Novel di Ian McEwan

My-Purple-Scented-Novel

 

Livello esperti

Se il vostro inglese è già ad un livello medio alto tenerlo in esercizio con il New Yorker sarà un piacere, a partire dai podcast di approfondimento che affrontano i più recenti avvenimenti politici e sociali e vengono aggiornati continuamente in un archivio ben organizzato.

Un’altra penna nota del New Yorker è Richard Brody, critico cinematografico che collabora con la testata dal 1999. Diciamo la verità,  tende a stroncare moltissimo, fateci l’abitudine, ma è interessante vedere tutti i film in programmazione anche attraverso i suoi occhi. E negli archivi trovate persino un po’ di cinema italiano con una interessante conversazione con Nanni Moretti

Col il binomio vincente illustrazione e testo scritto il New Yorker racconta anche autori, scrittori e i risvolti della loro produzione letteraria. Sarà utile per gli avidi lettori, ma anche per chi vuole far pratica della lingua imparando anche qualcosa di nuovo. Questi i suggerimenti di Speak per i più esperti:

The Fantastic Ursula K. Le Guin di Julie Phillips

The Haunted Mind of Shirley Jackson di Zoe Heller

2017 Was Also the Year I Saw Paul McCartney di Sarah Larson

 

Speak propone un approccio innovativo all'apprendimento della lingua, basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.

I nostri Language Immersion Programmes sono corsi intensivi di English full immersion in formula residenziale, svolti con madrelingua provenienti da tutto il mondo.

Per scoprire i prossimi appuntamenti visita la pagina con il calendario dei corsi di Speak. Per richiedere maggiori informazioni puoi compilare questo modulo o scrivere all'indirizzo info@speakinitaly.com.

 

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