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TIPS | Migliorare l'inglese con gli articoli di 'The Atlantic'

04/09/18 13.25

Continuano gli appuntamenti del blog di Speak per mantenere in allenamento il proprio inglese con strumenti facili da reperire e gestire in autonomia. Il metodo Speak consiste in 8 giorni di full immersion linguistica a contatto con madrelingua provenienti da tutte le parti del mondo, gli Anglos. I progressi dopo questa esperienza sono tangibili e certificati, il lavoro che resta da fare, allora, è rafforzare le proprie skills con film da guardare il lingua originale, serie TV , musica, libri e, infine, riviste internazionali. Abbiamo iniziato analizzando il “New Yorker”, oggi tocca a “The Atlantic”.

La storia del 'The Atlantic'

L’Atlantic è un celebre magazine americano con una corposa edizione online. Storicamente nasce a Boston, col nome The Atlantic Monthly, nel lontano 1857. Nelle pagine del magazine online si legge ancora la lettera di intenti del gruppo di intellettuali che ha dato il via alle pubblicazioni:

The publishers wish to say, also, that while native writers will receive the most solid encouragement, and will be mainly relied on to fill the pages of The Atlantic, they will not hesitate to draw from the foreign sources at their command […] In this way they hope to make their Periodical welcome wherever the English tongue is spoken or read.

The Atlantic Monthly

L’auspicio prima delle pubblicazioni era creare una rivista che includesse le eccellenze del mondo letterario e giornalistico dell’epoca, all’insegna del libero pensiero e della bellezza. Non è un caso, allora, che nell’elenco dei fondatori figuri la storia della letteratura e della cultura americana: Herman Melville, Harriet Beecher Stowe, Nathaniel Hawthorne e Ralph Waldo Emerson.

Si legge ancora nel manifesto:

In the term Art they intend to include the whole domain of aesthetics, and hope gradually to make this critical department a true and fearless representative of Art, in all its various branches […]

Si evince, allora, la grande vocazione artistica dell’Atlantic, affiancata ad una indipendenza sociopolitica. Da allora non solo la letteratura ha un posto sicuro, ma anche l’analisi della contemporaneità politica e sociale. Una lettura dell’Atlantic informa e insegna molto, soprattutto dal punto di vista linguistico.

Gli articoli selezionati da Speak

Come ipotizzato anche con il New Yorker, provate ad introdurre l’Atlantic nella routine quotidiana (o settimanale) delle letture di informazione, non solo perché è una finestra sulla società americana e l’attuale politica, ma anche per gli incredibili articoli di approfondimento. Come dicevamo all’inizio, l’Atlantic ha una edizione online consultabile da tutti con una sezione riservata agli abbonati, oltre alla storica edizione cartacea (10 numeri all’anno) e una serie di podcast di approfondimento. 

Livello facile

Non è facile approcciarsi a questo tipo di letture se si è alle prime armi con la lingua inglese, ma non è di certo una missione impossibile. Il consiglio, che vale però per tutti, è quello di dare una prima lettura attenta: quanto si riesce a capire del senso della frase? Solo successivamente, per migliorare la comprensione, si può analizzare parola per parola e avvalersi dell’aiuto del dizionario.

Per iniziare, allora, vi proponiamo questo articolo, “Readers Don't Need the Nobel Prize in Literature” una analisi che interesserà molto gli amanti dei libri alla luce della recente decisione dell’Accademia svedese: il Nobel per la Letteratura 2018 non sarà a assegnato a seguito degli scandali che hanno coinvolto alcuni dei suoi membri.

Nobel Prize

“Animating the Best of The Atlantic's Archives” , invece, è la sfida lanciata dai redattori che hanno scelto di rendere animazioni alcuni degli articoli degli archivi del giornale. Menzione d’onore per “Put Your Husband in the Kitchen”, un pezzo ironico (ma non troppo) che Helen Keller ha scritto nell’Agosto del 1932.

Livello intermedio

Per i lettori con una certa dimestichezza delle letture in inglese consigliamo “Why Is There a ‘Gaming Disorder’ But No ‘Smartphone Disorder?’", un articolo di Ian Bogost che evidenza il legame molto stretto tra Mental Health e smartphone, ossia come l’abuso della connettività sia deleterio sulla salute mentale di ragazzi e adulti, ossessionati da notifiche, aggiornamenti e possibilità di raggiungere tutti sempre e comunque.

Smartphone disorder

Patrick Melrose Is a Lacerating Tour de Force” è, invece, l’analisi di una delle mini serie TV più chiacchierata del momento, Patrick Melrose. Tratto da una serie di romanzi di Edward St. Aubyn e interpretato, su Sky Atlantic in Italia, da Benedict Cumberbatch, narra le vicende di Petrick Melrose, per l’appunto, tossicodipendente, disturbato, un uomo distrutto da lutti e altre complesse vicende personali.

Livello esperto

Coloro che padroneggiano l’inglese a tal punto da poter leggere tranquillamente qualsiasi tipo di articolo non hanno certo bisogno di consigli, l’archivio dell’Atlantic è talmente vasto che c’è solo l’imbarazzo della scelta. Piuttosto l’obiettivo è quello di suggerire due articoli importanti per contenuti e linguaggio per non farseli sfuggire.

Megan Garber scrive questo struggente omaggio a Philip Roth, il grande scrittore americano, recentemente scomparso: “The Day the Genius Died” racconta l’uomo, lo scrittore e le sue opere.

È accompagnato anche da un podcast, invece, “But, Seriously, Where Are the Aliens?” un articolo molto serio che a partire dal lavoro di Enrico Fermi, il grande fisico e premio Nobel italiano, si chiede dove siano gli alieni e perché, nonostante tutto, non siamo ancora riusciti a trovarli. Forse è solo un mito quello che ci raccontiamo?

Una foto dello scrittore Philip Roth


 

Speak propone un approccio innovativo all'apprendimento della lingua, basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.

I nostri Language Immersion Programmes sono corsi intensivi di English full immersion in formula residenziale, svolti con madrelingua provenienti da tutto il mondo.

Per scoprire i prossimi appuntamenti visita la pagina con il calendario dei corsi di Speak. Per richiedere maggiori informazioni puoi compilare questo modulo o scrivere all'indirizzo info@speakinitaly.com.

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