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L’inglese in Gran Bretagna: lo Scouse

18/10/19 19.09

Questa nuova puntata del viaggio di Speak alla scoperta degli accenti regionali dell’inglese in Gran Bretagna comincia con un neologismo da imparare: Scouse, che si pronuncia [‘skaʊs], un nome che ha un doppio significato. È uno Scouse (o Scouser) un abitante di Liverpool, ma si chiama Scouse anche il suo accento, meglio, il Liverpool dialect e quello della limitrofa contea di Merseyside, sulla costa nord occidentale dell’Inghilterra. Al solo suono della parola Liverpool il primo nome che salta in mente è il loro, The Beatles:

 

 

In questo video li senti parlare, nel lontano 1963, di progetti e Scouse.

Te lo diciamo sempre, familiarizzare con una lingua e il suo accento vuol dire, innanzitutto, ascoltarne i suoni e farli diventare sempre più “normali” per il proprio orecchio. Per questo la puntata sullo Scouse inizia in maniera differente dal solito, con una scorpacciata di ascolto. Questa che segue, infatti, è una recente intervista di Stephen Colbert, celebre host del Late Show, a Sir Paul McCartney, un altro passo verso lo Scouse. È sempre un piacere sentire i racconti del più grande musicista britannico di tutti i tempi, che ha quasi 80 anni, la vitalità di un ragazzino e, nonostante tutto, non ha perso il tuo accento (pur con qualche influenza di General English e American English).

 

 

Liverpool: la culla dello Scouse

Intanto un po’ di contesto su dove è nato lo Scouse, spesso chiamato anche Liverpool English. Siamo, per l’appunto, a Liverpool, sulla costa dell’Inghilterra che si affaccia sul Mar d’Irlanda, più precisamente nella contea del Merseyside di cui la città è capoluogo. Siamo, quindi, sull’estuario del fiume Mersey, cosa che pare sia stata determinante per il nome di Liverpool, che forse risale all’antico inglese lifer, che significava stagno, acqua fangosa. Ma c’è un’altra teoria che va per la maggiore, e cioè che forse Liverpool derivi dall’abbondanza di anguille della zona, Eels, da qui “Elverpool”, trasformato poi nel nome odierno. Gli abitanti di Liverpool si chiamano Liverpudlian, comparso per la prima volta in documenti ufficiali risalenti al 1833. Come si è arrivati, allora, al termine Scouse? Pare - anche in questo caso si muovono tutti con cautela perché non è semplice analizzare certe etimologie - che il legame sia con lo stufato scouse, forma breve di lobscouse, una pietanza a base di carne, patate e verdure molto amata dai marinai del Nord Europa. Liverpool e il suo porto sono stati sempre popolati di marinai e traffici marittimi, per questo il nome deve essere rimasto legato alla città, in cui il piatto è tuttora comunissimo. Scouse non è un termine dispregiativo, anzi, gli abitanti di Liverpool per primi si definiscono Scouser. In più, il 28 Febbraio di ogni anno è il Global Scouse Day, che festeggia sia la città che il suo piatto distintivo.

Vista del porto di Liverpool, terra dell'accento Scouse

 

I suoni dello Scouse

È una costante del nostro viaggio tra i dialetti e gli accenti dell’inglese, ma vale sempre la pena ribadirla. Pur facendo parte della stessa lingua, gli accenti che analizziamo sono talmente influenzati dalle loro origini e dalle condizioni a contorno (geografiche e storiche) che non è strano trovare in ogni variazione suoni praticamente estranei allo Standard English, la versione dell’inglese più comune. Quanto cominci a familiarizzare con un accento tieni sempre conto che pure il più esperto conoscitore della lingua, madrelingua compresi, possono essere spiazzati da alcuni dei suoni del dialetto in questione. Ovviamente succede anche con lo Scouse. Siamo di fronte ad un dialetto del Nord, con suoni molto precisi e persino una intonazione tutta particolare. Non bisogna sottovalutare, poi, il fatto che Liverpool sia il risultato anche di un melting pot di culture che raggiungevano ogni giorno il suo porto per i traffici commerciali.

I primi elementi da tenere in mente sono i suoni delle vocali, che hanno un suono drammaticamente differente da quello del General British, tanto che persino la semplice parola sir si apre e diventa quasi una e, più precisamente [œː]. L’altro suono distintivo è [ɒʊ,ɛʊ], così che go diventa gɛʊ. Ascolta queste pronunce nell’approfondimento sullo Scouse – the Liverpool Accent (https://pronunciationstudio.com/scouse-accent/) di Pronunciation Studio. Nell’articolo anche uno studio approfondito sulle consonanti: fai caso a come lo Scouse pronuncia “Thank you”. Non ti far scoraggiare dalla quantità di informazioni che ti investiranno, piuttosto ascolta quanto più puoi la pronuncia di ogni singola parola. Sarà illuminante e, perché no, anche divertente. Dopo un po’ di attenzione sui singoli suoni, affronta nuovamente i suoni in un dialogo, sentirai già una familiarità maggiore.

Per un fare un punto breve e conciso dei suoni dello Scouse ti suggeriamo anche questo video:

 

 

in cui potrai apprezzare le differenze sostanziali tra la lingua di Liverpool e l’inglese che conosci. Fai caso alla pronuncia della k in back, look, fake, bake. Mentre in quest’ultimo video puoi ascoltare veri Scouser in dialoghi reali.

 

Espressioni da imparare

L’altro leitmotiv di questa indagine di Speak dedicata agli accenti è la presenza costante di espressioni tipiche di un dialetto e totalmente sconosciute nel General English. Ogni dialetto ha un suo vocabolario nativo ed è assolutamente naturale non conoscere quasi il 50% delle parole che uno Scouser ti rivolge in un dialogo. Cominciamo, allora, con un piccolo elenco delle parole più utilizzate nello Scouse.

Immagina di arrivare trafelato ad un appuntamento, uno Scouser ti dirà “Eeyar!”, ovvero “Here you are!”. “Would you like a Bevvie?”, ovvero “Vorresti una birra?”. Bevvie, scritto talvolta Bevy, indica sia la birra che un generico alcolico. Devi andare via e non puoi accettare l’invito? “No thanks, I’m choker”. Choker è sinonimo di very busy, molto impegnato. Se invece accetti il tuo interlocutore ti dirà sicuramente “That’s sound!”, ottimo, come fosse un sinonimo di very good. Altri sinonimi di very good sono Belter e Boss, con quest’ultimo che ha una accezione ancora migliore, quasi vicina a “Incredibly Awesome”. Il tuo interlocutore è con una ragazza? La chiamerà Bird, in perfetto stile Scouse. Bird è anche sinonimo di girlfriend e di un’altra espressione dialettale, Judy.

Facciamo un altro esempio: “I’m devvoed, i found out that my webs are jarg”, in inglese corrente: “I’m devastated, i found out than my shoes are fake”. Quando si parla di scarpe da ginnastica si usa chiamarle Trabs, abbreviation di trainers.

A Liverpool la lacca per capelli si chiama rigorosamente Lacka, l’ospedale diventa the Ozzy e la Bizzie è la polizia. Se ti appellano con un sonoro Blert, attenzione, non è un complimento perché è un sinonimo scouse di Idiot. Se vogliono essere un po’ più gentili useranno Soft lad, ma in generale tu non usarli mai. La tipica espressione di disgusto che in inglese viene scritta Ew a Liverpool diventa Eee, per esempio: “Eeee, look at that mess!”. Curiosamente Ice Lolly, il ghiacciolo, diventa Lolly ice. Misteri dello Scouse.

Ed infine se hai imparato un po’ di Scouse, ma il tuo dialetto non è perfetto sappi che ti scopriranno quasi subito e ti diranno che in fondo sei un Plazee Scouser, ma che in fondo “You had me bulkin in with your accent!”, mi hai fatto ridere tantissimo.

 

Gli altri accenti nello Speak Blog

 

L’esperienza Speak

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