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Australian slang: l'inglese nel Down Under

08/02/19 9.19

Uno degli obiettivi di Speak e della sua full immersion linguistica è quello di fare entrare in contatto le persone con la lingua inglese reale, quella parlata dai madrelingua provenienti da tutto il mondo, di cui gli Anglos sono ottimi rappresentanti. Nella Language Immersion ci si confronta in conversazioni One-to-one facendo esperienza con il linguaggio, gli accenti, lo slang e, perché no, anche di diverse parlate e della loro velocità. Non tutti scandiscono le parole come fanno i docenti di lingua, molto spesso sarà l’intuito ad aiutarti a comprendere. Come si raggiunge questo livello di confidence? Con la pratica.

Speak ti ha raccontato alcuni accenti delle lingue anglosassoni, aiutandoti a fare pratica dei suoni differenti a seconda della regione di provenienza del tuo interlocutore:

Gli accenti dell’inglese, imparare a riconoscerli 

Oggi ci soffermiamo sull’Australian English per raccontarti le modifiche, i neologismi e alcune tipiche espressioni del Down Under, o Downunder, termine colloquiale usato per indicare proprio l’Australia e la Nuova Zelanda. Definiamo questo insieme di parole ed espressioni “Slang”.

 

Parole

Cominciamo da alcune parole chiave in una conversazione con un australiano. È molto comune sentirsi salutare con un gioioso “G’day mate!”, una contrazione di Good Day che, però, in Australia assume lo stesso significato di Hello o Hi. Significa, allora, che ci si sta salutando con un semplice “Ciao amico!”. Il pomeriggio, l’afternoon, si contrae e diventa “Arvo”, per cui se ti stanno salutando e dando appuntamento per “S’Arvo” sappi che si riferiscono a “this afternoon”, questo pomeriggio. Esiste, allora, la tendenza dello slang australiano quella di contrarre molte parole dell’inglese conosciuto, come per esempio: 

  • Aussie - Australian

  • brekky - breakfast

  • brolly - umbrella

  • coldie - cold drink

  • cabbie - taxi (cab) driver

  • mozzie - mosquito

  • barbie - barbecue 

Non si può parlare, però, solo di contrazioni e abbreviazioni, ma c’è tutto un mondo di parole che assumono un chiaro e preciso significato e con origine più o meno definita; è il caso di “Billabong”, un termine dall’etimologia non chiarissima che indica un lago di piccole dimensioni che si forma quando il letto di un fiume viene deviato.

Billabong

 

La parola “Cactus”, invece, non indica le piante grasse che tutti conoscono, ma nello slang Aussie diventa un aggettivo sinonimo di dead, morto, o semplicemente rotto. Per cui, come suggerisce questo forum sulla lingua inglese, non sarà difficile sentir dire:

"My computer is cactused!"

che significa che per il computer non c’è più speranza, è rotto. “Cobber”, invece, è un altro sinonimo di mate e significa “a very good old friend”. L’esempio di Urban Dictionary è chiarissimo:

"G'day Cobber, hows life treating ya"? 

Ciao amico, come ti va la vita?

 

Per ascoltare la pronuncia di queste e altre parole dello slang aussie ti suggeriamo di dare una occhiata a questo video: 

 

 

Espressioni curiose 

Passando ad espressioni più articolate, curiose e più difficile da interpretare se non si ha un background di cultura australiana, ecco alcuni esempi molto particolari.

Do the Harry” si usa quando si parla di qualcuno che, di colpo, fa perdere le sue tracce, per un progetto, un appuntamento, un lavoro. L’espressione deriva dalla misteriosa scomparsa del Primo Ministro Australiano Harold Holt nel 1967, su una spiaggia a sud di Melbourne. Non si è capito cosa fosse successo, se il politico fosse stato rapito, caduto in mare e portato via dalle correnti, oppure avesse semplicemente inscenato la sua scomparsa; il suo ricordo nella cultura australiana, però, rimane.

Fair Dinkum” è una espressione usata per rafforzare positivamente una affermazione, quando quello che state affermando è genuinamente vero. In un certo senso si può dire che il significato si avvicini a quello di for real, really o honestly, come suggerisce il Cambridge Dictionary. Questa la pronuncia corretta:

 

 

 

Crikey/Blimey!” sono le classiche espressioni usate per comunicare una certa sorpresa durante una conversazione. 

London to a brick” si riferisce ad un evento praticamente certo, talmente certo che ci si può scommettere tutta Londra per vincere un solo mattone (brick). "It’s a London to a brick that" è una espressione British che poi è diventata usata e famosa in Australia. Questa la storia nel Macquarie Dictionary.

Nel caso di “What’s the John Dory?” si fa tutto per amor di rima: l’espressione significa  “Come va?/Che succede?” soprattutto quando si vogliono avere aggiornamenti o gossip succulenti. Perché si usa? Perché fa rima con “What’s the story?”. La cosa curiosa è che il John Dory è, di fatto, una varietà di pesce molto comune in Australia, spesso mangiato fritto o col limone.

Brisvegas” è il modo curioso in cui gli australiani chiamano Brisbane, facendo un chiaro parallelo tra la vita notturna della città australiana con Las Vegas, il regno del kitsch e della vita notturna americana.

Shark biscuit” è un termine che potresti sentirti dire se ti capiterà di fare surf nel mare australiano e non sei un esperto; si riferisce alla tavola da surf più corta, la bodyboard, tipica dei principianti ed è diventato il termine preciso per definire tutti i surfer inesperti che si avventurano sulle onde.

 

Il contributo nell’inglese internazionale

La cosa bella delle lingue è la contaminazione, particolare che le rende vive e sempre in cambiamento. È proprio in virtù di queste contaminazioni che molti termini tipici dello slang australiano abbiano varcato i confini e siano diventati, a tutti gli effetti, componenti dell’inglese conosciuto a livello internazionale. Un articolo della BBC ha elencato alcune delle parole australiane che poi sono entrate nel gergo quotidiano inglese, e molte parole ti sorprenderanno:

  • selfie

  • sunnies, contrazione di sunglasses

  • demo, abbreviazione di demonstration

  • prego, contrazione di pregnant

  • uni, abbreviazione di university

 

Speak è la prima azienda in Italia a proporre i Language Immersion Programmes, corsi intensivi di inglese, in formula residenziale, con madrelingua provenienti da tutto il mondo in rapporto 1:1. Per tutti i dettagli sulle full immersion visita la pagina dedicata sul nostro sito o compila il modulo di richiesta info

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