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Quanto conta la grammatica nell’apprendimento della lingua inglese?

05/04/19 13.13

Non uno, ma ben due lettori del nostro Speak blog Language Focus ci hanno scritto ponendoci questa domanda:

"Voglio migliorare il mio inglese e conosco la maggior parte delle regole grammaticali, ma proprio non riesco a metterle in pratica. Cosa posso fare?"

Questo è un problema comune tra gli studenti d'inglese: dopo aver studiato grammatica per tanti anni in classe, hanno la sensazione di non riuscire a comunicare. Un fenomeno che fa sorgere spontaneamente la domanda se l'insegnamento della lingua inglese si concentri davvero sugli aspetti chiave. Questo controverso dilemma ha bisogno di risposte, perciò ho pensato di scrivere la mia.

Ho iniziato a insegnare inglese in una piccola scuola in Spagna 17 anni fa. In quel periodo, l'insegnamento dell’inglese come seconda lingua era al centro di una rivoluzione didattica basata sull’ "approccio comunicativo". Alla base di questo approccio, nell'apprendimento delle lingue, c’è la capacità di comunicare il messaggio di un enunciato dando rilievo al suo significato, invece di concentrarsi esclusivamente sulla perfezione grammaticale.

Un cambiamento sostanziale per l'insegnamento delle lingue europee che, negli ultimi secoli, si basava quasi esclusivamente sull’approccio grammaticale. Il programma di immersione linguistica proposto da Speak nasce proprio dall’assunto che l’utilizzo contestualizzato di una lingua rafforzi l’apprendimento, così come la teoria pragmatica della linguistica enuncia e come altrettanto sostiene un vecchio detto "practice makes perfect".

Il ruolo della grammatica nella nostra visione dell'apprendimento linguistico è stato così predominante da farci pensare che conoscere la grammatica equivale a conoscere una lingua. Questo è stato particolarmente vero nei paesi di lingua romanza, cioè delle lingue che derivano dal latino, dove, a partire dall’antica Grecia, apprendere la grammatica era considerato l'unico modo logico per imparare a scrivere e a parlare, almeno tra le classi istruite. Bisogna precisare che questa filosofia glottodidattica è senz'altro utile per quelle lingue che presentano una complessità grammaticale più avanzata rispetto a quella della lingua inglese.

Importance of grammar

Tuttavia, lo sviluppo del commercio internazionale negli ultimi secoli, la globalizzazione ed i grandi flussi migratori dovuti al capitalismo hanno messo tutto in discussione: molte popolazioni immigrate si ritrovano ad imparare rapidamente una seconda lingua, assoluta prerogativa per trovare lavoro e sentirsi parte attiva nel Paese ospitante. La facilità con cui le popolazioni immigrate hanno cominciato a comunicare efficacemente, senza molte lezioni di grammatica, ha dimostrato che l'apprendimento delle lingue è un processo molto più naturale e dinamico che impegna il cervello in un processo di acquisizione e costruzione quando immerso nella lingua in un momento particolare.

 

Si può imparare una lingua senza studiare la grammatica?

Questo è un quesito complesso e controverso e, nel caso dell'inglese, la risposta non è così naturale. Diamo un'occhiata al modo in cui i madrelingua inglesi apprendono la propria lingua. Quanta grammatica pensate che i madrelingua inglesi o meglio gli studenti anglofoni studino a scuola? La risposta è: nessuna. I madrelingua inglesi spesso non conoscono approfonditamente la grammatica della propria lingua. Devo ammettere che non è una cosa positiva. La grammatica aiuta l'apprendimento in diversi ambiti dell'educazione e non possedere nessuna conoscenza della struttura della propria lingua è avvilente. Perché allora non si studia la grammatica inglese nei paesi anglofoni (tranne alcune rare eccezioni)? A causa delle peculiarità dell'inglese, i nativi anglofoni apprendono attraverso la pratica - conversazioni ed esercitazioni scritte - in modo intuitivo, non concentrandosi sui sistemi grammaticali.

Il loro studio della lingua si basa su altri aspetti come la riproduzione dei suoni attraverso canzoni e l’ortografia - particolarmente impegnativa a causa delle discrepanze tra il modo in cui viene parlata e scritta: argomento trattato in un precedente articolo del blog di Speak (Perché la lingua di Shakespeare non si legge come è scritta e qual è l'accento del Bardo?)

La linguistica e l'antropologia dimostrano che le lingue si sono sviluppate in modo efficace nei gruppi sociali senza la necessità di apprendere strutture “formali” di grammatica. Infatti, i bambini diventano fluenti in una lingua prima di andare a scuola. Riescono ad usare la propria lingua madre in modo attivo (se non perfetto) prima di aprire un libro. Usano imperativi istintivamente e fanno domande senza sapere perché debbano invertire il verbo ausiliare (per maggiori informazioni sulle capacità di apprendimento dei bambini consultate il sito del LUCID). Quest'innata capacità è valida per qualsiasi lingua. Anche se per lingue con sistemi morfosintattici altamente strutturati può essere necessario compiere uno studio più approfondito, ad ogni modo i bambini imparano a comunicare – raison d’être di qualsiasi lingua – attraverso la socializzazione e il gioco.

Toddler talking

Tale apprendimento naturale è dimostrato chiaramente durante l’immersione linguistica. Un programma Speak colloca il discente in un contesto d'acquisizione della seconda lingua, dal momento della sveglia fino a quello in cui andrà a letto, immergendolo in una situazione in cui le tecniche e le strategie comunicative sono talmente fondamentali da garantire il miglioramento delle stesse ed un risultato finale incredibilmente gratificante.

Questo significa che possiamo dimenticare tutta la grammatica? É stato uno spreco di tempo trascorrere tutti quegli anni con la testa sui libri, preoccupati per la differenza tra il Past Simple e il Present Perfect? Assolutamente no. La grammatica è, per sua definizione, la "struttura" di qualsiasi lingua. È il sistema che crea il tessuto su cui possiamo costruire frasi, domande, desideri e così via. In un modo o nell’altro, questa è una grande mancanza: la grammatica è un affascinante e vibrante insieme di usi e sicuramente dobbiamo sapere qualcosa sul modo in cui il nostro linguaggio si è evoluto. Eppure, nel caso dell'inglese, non dovrebbe distogliere troppo lo studente a causa della sua particolare natura.

Il problema è che c'è da tempo la tendenza di fare affidamento sulla grammatica fine a sé stessa. Questo è particolarmente preoccupante quando si tratta di ciò che io chiamo “little grammar".

 

"Big" grammar vs "Little" grammar 

La grammatica, se considerata come un sistema, è la base su cui viene costruita una lingua. Ma in qualità di studente, la ragione per imparare una lingua è senza dubbio una: comunicare. Che si tratti di chiacchierare online con un amico degli Stati Uniti o scrivere un' email ad un fornitore di Shanghai, la lingua è una strumento vivente e viene appresa per motivi concreti. Ciò significa che gli studenti di lingua necessitano di una strategia per massimizzare il loro percorso di apprendimento senza sentirsi delusi o convincersi che non faranno mai progressi.

La prima fase di questa strategia deve individuare quali parti della lingua (e quindi della grammatica) sono prioritarie. Questo è un processo relativamente semplice e richiede un'analisi molto rapida di quegli elementi della lingua che fanno la differenza nella comunicazione. Sono consapevole che si tratti di una strategia altamente riduttiva. Tuttavia, secondo me, i fondamenti di una lingua, la “big grammar", sono i verbi e i tempi verbali - ciò che veramente fornisce un significato a tutto quello che cerchiamo di dire.

In opposizione a questa, con "little grammar" mi riferisco a quelle cose che vanno a fornire informazioni aggiuntive e a dare sostegno ai verbi, come articoli, preposizioni o la terza persona singolare nel Present Simple e così via. Tali parti della grammatica non solo sono notoriamente difficili da imparare, ma bloccano i discenti che sentono di dover sapere queste "semplici" cose per utilizzare la lingua in modo efficace.

Questa grammatica spesso si rivela solo frustrante per i discenti. Prendiamo l'esempio della "s" della terza persona singolare. Scommetto che ricordate il vostro insegnante di inglese diventare paonazzo all’ascolto di verbi coniugati senza la "S" della terza persona. Ma avete un'idea della funzione di questa "S" nell'inglese moderno? Serve per uno scopo ben preciso? La risposta è semplice: NO. Non serve affatto. Quella piccola "s" fa parte della coniugazione verbale dell’inglese arcaico. É sopravvissuta allo sviluppo dell'inglese moderno, ma molti verbi inglesi, al Present Simple, generalmente non hanno bisogno di alcuna declinazione. Infatti, si pensi per esempio ai verbi modali come "can", "could", "should" ecc. Usiamo la "s"? Diciamo "he cans"? Ovviamente è sbagliato dire “he eat" ma questo non preclude la comunicazione. È "little grammar". Non siatene ossessionati. Naturalmente comincerete ad usarla in maniera spontanea non appena acquisirete maggiore sicurezza nella lingua.

Plural S 

I tre “mattoncini"

Quindi, che dire della “big grammar"? Da dove cominciamo?

Ecco un punto di partenza: se vuoi veramente migliorare le tue costruzioni inglesi, intendo sul serio, devi avere una sola cosa chiara in mente: tutti i tempi verbali sono costruiti utilizzando dei “mattoncini" fondamentali: i verbi ausiliari, i quali vengono considerati come dei piccoli blocchi di costruzione basilari per la maggior parte delle frasi che costruiamo. Sia che siano voci verbali al Simple Present, al Present Continuous, al Present Perfect o al passivo, tutto ciò di cui avrete bisogno sarà un ausiliare e dovete sapere come usarlo.

Esamineremo attentamente questi tre mattoncini nel prossimo articolo del blog Language Focus e scoprirete come usarli con maggiore sicurezza in modo da poter iniziare a parlare in inglese spontaneamente.

 

Speak propone un approccio innovativo all'apprendimento della lingua, basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.

I nostri Language Immersion Programmes sono corsi intensivi di English full immersion in formula residenziale, svolti con madrelingua provenienti da tutto il mondo.

Per scoprire i prossimi appuntamenti visita la pagina con il calendario dei corsi di Speak. Per richiedere maggiori informazioni puoi compilare questo modulo o scrivere all'indirizzo info@speakinitaly.com.

Joe Lang

Written by Joe Lang

Docente di inglese dal 1999, è Examiner e Team Leader per tutti i livelli degli esami Cambridge ed è stato direttore di alcune delle più grandi Summer School residenziali del Regno Unito

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