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SPEAK TIPS | Migliorare l’inglese con le serie tv degli Emmy 2019

20/09/19 16.56

È una tradizione di Speak quella di fare il punto delle serie tv candidate agli Emmy, uno dei più importanti premi televisivi della tv americana. Non solo per seguire le notizie in tempo reale e gli aggiornamenti della tv d’oltreoceano, ma anche per una ragione squisitamente linguistica. Le serie tv, te lo suggeriamo spesso, sono uno dei mezzi più potenti per tenere in allenamento il tuo inglese e migliorare la tua capacità di Listening e Comprehension. I motivi sono legati alla regolarità che acquisisci, inevitabilmente, con l’ascolto della lingua: che sia una puntata a settimana o il comunissimo binge watching (la visione compulsiva di più puntate di seguito), farai comunque un allenamento costante.

Una scena di Better Call Saul, spin off della pluripremiata serie Braking Bad

 

Oltre alla costanza nell’ascolto c’è la possibilità di sperimentare accenti diversi: nel mondo delle serie tv ci sono produzioni britanniche, americane e una varietà di personaggi e accenti che apriranno di molto i tuoi orizzonti linguistici. Pensa alla prima volta in cui hai ascoltato un puro accento inglese dopo anni di serie tv americane, la differenza è enorme. Anche in questo caso non farti scoraggiare dagli accenti particolarmente ostici, ma ricorda: allena il tuo orecchio, più ascolti e più bravo diventerai a riconoscere i suoni di una lingua. Aiutati con i sottotitoli, meglio ancora se in inglese così da associare ad ogni suono una parola precisa.

Una nota linguistica prima di iniziare: in inglese serie tv si dice ‘tv series’. Series è una parola contemporaneamente singolare e plurale (come News), la scriverai e pronuncerai sempre con la s finale. Riconosci il singolare o plurale dal contesto della frase o, più facilmente, dal verbo associato.

Tuffiamoci, allora, nei titoli candidati di quest’anno per scoprire qualche nuova produzione interessante e le sue caratteristiche linguistiche. Se vuoi informazione in più sulla storia degli Emmy e altre serie da recuperare leggi la puntata 2018:

SPEAK TIPS | Migliorare l’inglese con vincitori e nominati agli Emmy 2018 

 

I candidati degli Emmy 2019

Outstanding Comedy Series

La categoria premia la migliore serie commedia dell’anno televisivo appena passato. Le tre scelte di Speak rappresentano un po’ i trend televisivi del periodo, un po’ la varietà di accenti che puoi sperimentare in tv.

Barry

‘Barry’ è una produzione HBO che in Italia va in onda su Chili. Toni a metà fra la comedy e il thriller perché racconta le vicende di Barry, l’attore Bill Hader, un sicario che si ritrova a dover eliminare un obiettivo a Los Angeles, ma che alla fine scopre la propria passione per la recitazione. Al suo fianco Henry Winkler, il Fonzie di ‘Happy Days’, che interpreta il suo docente di recitazione. Episodi veloci da 30 minuti che non abbandonano l’anima nera della trama, ma si ride moltissimo. Un pieno American English per la maggior parte dei personaggi, con una nota interessante: Noho Hank, il personaggio interpretato da Anthony Carrigan che, pur essendo americano, esibisce un accento russo molto credibile.

 

Fleabag

‘Fleabag’ è una serie completamente diversa da tutto quello che hai già visto in tv. È scritta e interpretata da Phoebe Waller-Bridge, attrice e autrice televisiva britannica, arrivata alla ribalta dell’attenzione mondiale proprio con questa produzione BBC3. In Italia puoi vederla su Prime di Amazon. Fleabag, in italiano pulce, è il nome del personaggio interpretato da Phoebe, una donna complicata, divertente e sfacciata. Le due stagioni di ‘Fleabag’ la seguono nel suo percorso alla ricerca di una stabilità emotiva e di vita alle prese con un evento traumatico nella prima stagione, una situazione più complicata nella seconda. Nella seconda stagione, in particolare, appare anche Andrew Scott, mostro sacro della tv britannica, nei panni di un prete cattolico molto particolare. ‘Fleabag’ è una serie tv unica anche per come è girata. La protagonista, infatti, spesso si rivolgerà direttamente allo spettatore sfondando la cosiddetta quarta parete. Dal punto di vista linguistico abbiamo un British English molto serrato, bisogna farci un po’ l’orecchio.

 

 

Russian Doll

‘Russian Doll’ è una chicca vera e propria, una serie che guarderai in pochissimo tempo perché composta da puntate brevi e intense. La protagonista è Natasha Lyonne, già conosciuta come Nikki di ‘Orange is the new black’, che rivive il suo trentaseiesimo compleanno all’infinito. Non sa perché, non sa come, ma è bloccata in un loop temporale snervante. Natasha è fenomenale nel ruolo della scontrosa Nadia e non potrai non innamorarti del suo fortissimo accento newyorkese. Puoi trovare la prima e unica stagione, finora, su Netflix.

 

 

Outstanding Limited Series

Per Limited Series di intende una miniserie con un numero limitato di puntate, di solito tra quattro e sei, che racconta una storia che si conclude nell’arco degli episodi stabiliti. Te ne segnaliamo due assolutamente imperdibili, nonché le vincitrici più papabili.

Chernobyl

‘Chernobyl’ è la serie HBO, Sky Atlantic in Italia, che narra la vicenda dell’esplosione dellomonima centrale nucleare il 26 aprile del 1986. Un episodio spaventoso che la HBO ricostruisce con una buona precisione storica. Al centro della narrazione la figura di Valerij Alekseevič Legasov, personaggio veramente esistito, chimico sovietico, uno degli uomini chiamati a risolvere la situazione quando tutto sembrava già fuori controllo. La questione accenti di Chernobyl è un po’ complessa: per salvaguardare la veridicità della storia e non attribuire a tutti gli attori un posticcio accento russo/ucraino, la produzione ha deciso, come in molti altri casi è stato fatto, di lasciare ad ogni attore il proprio accento naturale. Jared Harris, allora, l’interprete di Legasov, ha un significativo accento inglese, come anche Emily Watson e, facci caso, anche tutti i minatori che interverranno a metà della serie. Stellan Skarsgård, di origini svedesi, invece, ha un inglese molto più neutro.

 

La curiosità: la HBO ha prodotto un podcast omonimo in cui lo show creator Craig Mazin e il giornalista Peter Sagal discutono puntata per puntata i contenuti e i riferimenti storici della serie. Puoi ascoltare il podcast anche su YouTube, questa che segue è la prima puntata:

 

When they see us

Nel 1989 cinque giovani ragazzi di Harlem furono fermati dalla polizia di New York perché accusati  dello stupro e del tentato omicidio di una jogger in Central Park. Solo nel 2002 fu dimostrata la loro innocenza. La regista e autrice americana Ava DuVernay racconta la loro storia con ‘When they see us’, la struggente miniserie prodotta da Netflix. Quattro puntate lunghe, complesse e bellissime, che ti faranno dimenticare ogni difficoltà linguistica (essenzialmente lo slang della Harlem di quegli anni).

 

La curiosità: Netflix ha anche prodotto una puntata speciale in cui Oprah Winfrey intervista i veri protagonisti, the exonerated five.

 

Outstanding Lead Actor in a Drama Series

Chiudiamo la carrellata di tutte le nuove serie da premiare con un rapido sguardo agli attori nominati per segnare gli ultimi titoli da non perdere. Intanto registriamo l’immancabile presenza di ‘Game of thrones’ con la candidatura, tra le tante anche in altre categorie, di Kit Harington, il Jon Snow della serie HBO, come miglior attore in una serie drammatica. Di GoT abbiamo detto già tutto, ti suggeriamo allora due titoli nel caso tu non l’abbia ancora visto o ti senta orfano dopo la fine dell’ultima stagione.

Cosa guardare in tv dopo la fine di Game of Thrones 

Il lato linguistico di Game of Thrones: l’inglese e gli accenti dei protagonisti 

 

A contendergli il titolo, fra gli altri, Bob Odenkirk, l’avvocato protagonista di ‘Better Call Saul’ - nato da una costola di ‘Breaking bad’ -, e Billy Porter, protagonista di ‘Pose’, serie targata FX - in Italia disponibile su Netflix-, che racconta la New York degli anni ’80 e le sue ballroom, culla artistica di drag queen e performer eccezionali. Dal punto di vista linguistico, in questi ultimi due casi, c’è un American English abbastanza chiaro da comprendere, con l’eccezione del tanto slang per ‘Pose’.

 

 

 

 

Outstanding Lead Actress in a Drama Series

Abbiamo scelto, infine, tre delle nominate nella categoria attrici drammatiche, ciascuna interprete di serie tv amatissime da pubblico e critica. Iniziamo con Viola Davis, la Annalise Keating di ‘How to get away with murder’, serie tv scritta da Shonda Rhimes. Davis è stata la prima donna di colore nella storia degli Emmy a vincere nel 2015 per la sua interpretazione. In Italia puoi guardare la serie su Netflix.

 

Sandra Oh è, invece, la protagonista di ‘Killing Eve’, serie tv crime scritta da Phoebe Waller-Bridge -che abbiamo già incontrato più su con ‘Fleabag’-, in Italia su Tim Vision. L’attrice interpreta Eve Polastri, funzionaria del MI5, i servizi segreti britannici, a caccia della pericolosa Villanelle. La curiosità: le capacità camaleontiche di Villanelle riguardano anche la facilità con cui riesce a cambiare accento ogni qual volta le serve.

 

 

 

L’esperienza Speak

Speak propone un approccio innovativo all'apprendimento della lingua, basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.

I nostri Language Immersion Programmes sono corsi intensivi di English full immersion in formula residenziale, svolti con madrelingua provenienti da tutto il mondo.

Per scoprire i prossimi appuntamenti visita la pagina con il calendario dei corsi di Speak. Per richiedere maggiori informazioni puoi compilare questo modulo o scrivere all'indirizzo info@speakinitaly.com.

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