C’è un processo quasi scientifico per cui una canzone, bella o brutta che sia, riesce inspiegabilmente a rimanere fissata nella nostra mente. La senti girare in testa quando sei in pausa o durante il lavoro, a volte anche prima di dormire e niente sembra poterla cacciare via. In italiano lo chiamiamo genericamente tormentone, in inglese sono più precisi e diventa earworm.
Scopriamo insieme, allora, il significato del termine, la sua etimologia e come di fatto si sia arrivati a questa definizione, ma prima una premessa. La conoscenza dell’inglese si costruisce con molte attività - l’ascolto, la pratica, la lettura, solo per citarne alcune -, ma non bisogna mai dimenticare lo studio delle singole parole. Sembra una attività fine a sé stessa, ma nasconde moltissimi benefici.
Prova ogni giorno, una volta a settimana, quando vuoi, ad arricchire il tuo vocabolario e pensa di quanto si amplierebbe il tuo set di conoscenze ogni anno. Noi di Speak, intanto, ti facciamo scoprire non solo una parola nuova al mese, ma ti raccontiamo cosa c’è dietro la sua nascita e l’uso che ne viene fatto.
Etimologia e significato di earworm
Sono tutti concordi nell’individuare in earworm una derivazione prettamente tedesca, da Ohrwurm per la precisione, che descrive in una parola quel motivetto musicale che ascolti anche solo una volta e che poi non ti lascia più. Non si sa se sia una predisposizione di chi ascolta, oppure bravura del compositore, il risultato è canticchiare la stessa canzone per un tempo che ti sembrerà quasi infinito.
In un accurato articolo del Guardian di qualche anno fa, Vadim Prokhorov spiegava che la corteccia uditiva si attiva non solo quando sente il suono, ma anche se il cervello immagina di ascoltarlo. Quando allora la canzone è ben salda nel nostro cervello in pratica è come se la sentissimo davvero on repeat per tutto il tempo. Per approfondire:
Gli earworm, quindi, sono come i meme, come suggerisce un vecchio blog, elementi di informazione che si moltiplicano senza che se ne possa avere un controllo vero e proprio.
Secondo il Merriam-Webster la parola earworm esisteva già nell’inglese antico, ma indicava alcuni parassiti delle piante, ora detti earwig. A partire dagli anni ‘50 in Germania si è cominciato ad usare Ohrwurm nel significato moderno, mentre ancora gli inglesi pensavano ai parassiti delle piante. Solo negli anni ’80 si è pensato di fare a tutti gli effetti un calco della parola tedesca ed introdurre nel vocabolario earworm come sinonimo di tormentone. Il dizionario Merriam-Webster cita poi un brano scritto da Stephen King, quando era un columnist di Entertainment Weekly, che racconta di un earworm notturno, quelli che rimbombano nella mente quando ti alzi per bere un po’ d’acqua e, pur ancora assonnato, hai il cervello che canta.
Come usare earworm
Nell’articolo sopra citato Stephen King scrive:
Dear God, I thought, I’ve been infected by an earworm.
Fai caso al verbo che usa: infected, contagiato. Earworm rimane una metafora per rappresentare la canzone nel cervello quasi fosse un bug o un virus, ma il verbo utilizzato lo riporta alla sua etimologia. Altri verbi comunemente usati sono:
I’ve been struck by an ear worm
dove struck è l’equivalente di colpito. Oppure puoi anche dire:
I’v been plagued by an earworm
e ancora:
I’ve got an earworm
in maniera molto più semplice e diretta, tutti capiranno che stai cantando nella testa la stessa canzone forse da ore. Qual è la maniera più facile per liberarsi di un earworm? Trovarne subito un altro!
Per consolidare la tua conoscenza di earworm ascolta questo brevissimo TED talk animato dedicato al fenomeno scientifico e sociale:
Se non sai cosa è un TED talk e vuoi approfondire leggi qui:
SPEAK TIPS | Migliorare l'inglese con TED Talks
Per approfondire, invece, il lato scientifico dell’earworm guarda questo video di Brainstuff - How stuff works:
Se ti ritieni soddisfatto delle tue conoscenze e sei pronto a sperimentare un earworm affidati alla top 20 dei migliori/peggiori tormentoni nella musica e tieniti pronto, la numero 1 sarà nella tua testa per molto, moltissimo tempo.
The Top 20 Earworms, According To Science
L’esperienza Speak
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