Che il programma di Speak sia diverso dagli altri corsi d’inglese è evidente per molti aspetti: c'è il fattore full immersion, per esempio, per non parlare delle location italiane esclusive scelte per i singoli appuntamenti ed infine ci sono loro, gli Anglos.
Gli Anglos sono i madrelingua inglesi scelti da Speak per il proprio programma intensivo, persone che amano conoscere culture diverse, socievoli e alle quali viene affidato il compito di stimolarvi nella conversazione per rompere il ghiaccio. Si ricrea, in pratica, la situazione in cui dovete esprimervi in inglese e farvi capire usando i vostri mezzi linguistici. La pratica intensiva con gli Anglos vi garantisce, quindi:
- continuità, sono 8 giorni pieni di conversazioni one-to-one e di gruppo
- velocità di apprendimento, sarete “costretti” ad usare l’inglese e ad allenarvi senza pressioni
- nessuna possibilità di barare
Perché usiamo il termine barare? Fateci caso: capita molto spesso che durante le classiche lezioni di inglese con altri studenti italiani ci si ritrovi a conversare nella propria lingua madre per comunicare con gli altri, ma soprattutto col docente. Quando succede? Quando quel termine proprio non vi viene in mente, oppure quando non si conosce la traduzione inglese di ciò che si sta pensando e chiedere aiuto in italiano sembra la soluzione più facile. Sono tanti passaggi in più che vi ritrovate a fare prima di formulare una frase, sono tutti ostacoli per la fluency delle vostro inglese: pensare in italiano, ostinarsi a tradurlo, non conoscere determinate parole, chiedere aiuto al docente che parla anche la vostra lingua. Ed ecco, allora, in che cosa è diverso Speak: gli Anglos scelti non parlano l’italiano, per cui si è costretti ad intavolare una conversazione facendo leva sui propri mezzi e abituandosi
- ad ascoltare l'inglese vero, quello parlato da una persona normale
- a pensare quanto più possibile direttamente in inglese
- a cercare soluzioni alternative nel caso in cui non si conoscano determinati termini
Questo vuol dire abituarsi a ragionare più in fretta e come un madrelingua, nonché stimolare un vero e proprio processo di “problem solving" linguistico che difficilmente si sperimenta nei corsi di lingua classici.
Il vantaggio del programma Speak è quello di rompere il ghiaccio senza pressioni, dicevamo. Non vi ritrovate, quindi, a comprendere e parlare nel bel mezzo di un incontro di lavoro, quando si è più vulnerabili, ma è possibile allenarsi in una situazione più rilassata, conversando con persone piacevoli e senza facilitazioni. Nessuno degli Anglos, infatti, è un docente di lingua per cui non si corre il rischio di ascoltare un inglese elementare e semplificato.
Ma chi sono questi Anglos? Si possono incontrare architetti sudafricani, per esempio, oppure manager inglesi, o ancora giovani studenti australiani. Il denominatore comune di queste persone è che amano l’Italia e vengono a scoprirla con l’esperienza Speak. Con gli Anglos si sperimentano diversi accenti contemporaneamente (Canada, Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda Sud Africa, Gran Bretagna, etc.) e ci si mette alla prova con le diverse pronunce fra dibattiti, dialoghi di gruppo, simulazioni di presentazioni e public speaking. Ma l’esperienza più preziosa che il programma Speak saprà dare riguarda le sessioni one-to-one, un allenamento impagabile al dialogo diretto con un interlocutore inglese madrelingua. Da mattina a colazione fino a prima di andare a letto ci sarà modo di parlare con tutti gli Anglos, uno ad uno, e sentirsi cittadino del mondo anche in Italia.
