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Da Speak al Dalai Lama: la storia del prof. Conversano

12/03/20 17.29

Gli appuntamenti intensivi condotti in tutti questi anni in giro per l'Italia ci hanno offerto non solo l'opportunità di assistere ai rapidi progressi compiuti dai nostri partecipanti sotto l'aspetto puramente linguistico, ma anche di scoprire tantissime storie fuori dall'ordinario. Nel corso delle edizioni in Puglia, Lazio, Lombardia e in tutte le altre sedi dei nostri Programmes, si sono infatti avvicendati talentuosi musicisti, manager di prestigiose aziende multinazionali, designer ricercati da star di fama mondiale e numerosi altri Learners e Anglos, tutti caratterizzati da interessanti esperienze da raccontare. Persone accomunate dal piacere di condividere le proprie vicende professionali e di vita quotidiana, all'interno di un contesto anglofono chiuso, informale e rilassato, in cui gli status perdono valore, lasciando più spazio alla nostra natura sociale di esseri umani e spingendoci in un attimo a trasformarci dal dott. Rossi, prof. Martini, Mr. Johnson o Mrs. Taylor, in Paola, Mario, Sam o Kelly.

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L'inizio della storia: l'obiettivo

Uno dei racconti straordinari a cui facciamo riferimento è quello del dottor Conversano, docente del dipartimento di Patologia chirurgica, medica, molecolare e dell’area critica presso l'Università di Pisa. Ciro, per i suoi compagni d'avventura in Toscana, nell'ambito della English Full Immersion di otto giorni presso l'Abbazia di Spineto.

La ragione principale che lo aveva spinto a prendere parte ad un'esperienza del genere era rappresentata dal desiderio di affrontare con maggiore sicurezza e fluency le numerose trasferte all'estero previste dal suo lavoro di ricerca.

Da molti anni avevo in mente di programmare un percorso intensivo in lingua inglese, per potermi sentire più a mio agio nelle conversazioni tra colleghi e nelle esposizioni ai convegni in lingua. Dopo molto tempo, la scorsa estate mi sono deciso ed ho trovato il programma di Speak. Mai mi sarei immaginato che si sarebbe venuta a creare una cosi bella atmosfera; già dopo tre giorni di intensivo mi sono reso conto che la sera, quando telefonavo ai miei familiari, il mio cervello pensava in inglese! Quella settimana sarà sempre nei miei ricordi, ho conosciuto delle bellissime persone che mi hanno veramente aiutato a “sbloccarmi” rispetto alle conversazioni in inglese. Senza nessuna fatica, se non quella di essere presente mentalmente durante gli scambi e le conversazioni, che più che una fatica è stato un piacere.

L'incontro in India

E bisogna ammettere che l'esperienza vissuta dal dottor Conversano gli ha permesso di raggiungere pienamente l'obiettivo, considerando la memorabile opportunità che ha potuto vivere alcuni mesi dopo il soggiorno toscano in lingua inglese. Lo scorso gennaio ha infatti fatto parte di una delegazione dell'Università di Pisa, diretta in India per studiare da vicino gli effetti sull'attività cerebrale di una serie di pratiche meditative avanzate. Qui ha partecipato ad una serie di incontri con H.E. Choekyi Nangpa Rimpoche, capo di una delle quattro scuole di buddismo tibetano e incontrato una delle massime personalità religiose del Pianeta, nonché Premio Nobel per la Pace del 1989: il Dalai Lama.

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Ho ripensato spesso al percorso fatto. Proprio lo scorso gennaio ho avuto la possibilità di intraprendere, insieme ad altri Professori del mio dipartimento, un viaggio in India allo scopo di presentare al Dalai Lama ed ai suoi collaboratori le nostre ultime ricerche. Che esperienza incredibile è stata! Abbiamo avuto l’opportunità di tenere un intervento divulgativo sui dati scientifici nell’ambito del progetto “Pisa work in progress”, in lingua inglese, intervento tradotto simultaneamente in tibetano per la comprensione del pubblico. Devo riconoscere che il lavoro precedentemente svolto con Speak mi ha permesso di ridurre notevolmente il tempo impiegato per la creazione del materiale da presentare, specialmente le fasi di brainstorming e scrittura. Durante la presentazione al Dalai Lama, ho avvertito una migliorata fluenza nell’eloquio e sicurezza nell’esposizione, il che non è stato affatto scontato. Insomma, voglio ringraziare tutte le figure che organizzano e partecipano a questi corsi, per la loro professionalità e grande umanità che hanno reso quest’esperienza di apprendimento unica, nel suo genere.

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L'inglese: non solo un 'plus' per il lavoro

Non scopriamo quindi nulla di nuovo quando affermiamo che la lingua inglese è uno strumento chiave per vivere pienamente le piccole e grandi esperienze della propria vita, professionale e non. Allenare competenze di base come Speaking e Listening, facendo pratica non solo con i costrutti teorici della lingua ma anche attraverso i temi che ci stanno più a cuore (economia, politica, tecnologia, ad esempio, solo per citarne alcuni), è il segreto per acquisire quella confidence che ci consentirà poi di affrontare al meglio situazioni normalmente portatrici di ansie e insicurezze.

 

Ciro Conversano

Written by Ciro Conversano

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