Settembre ha riportato la frenesia degli impegni quotidiani e nei piccoli e preziosi momenti di relax. Per mantenere l’allenamento con la lingua inglese Speak ha preparato per te una nuova puntata della Rassegna Stampa, una raccolta di articoli dalle più importanti testate straniere organizzati per livello di difficoltà. Inizia a esplorare da ciò che è più vicino alle tue capacità, oppure infischiatene e sperimenta. La lettura continua e quotidiana amplierà il tuo vocabolario e migliorerà le capacità di reading e comprehension. Buona lettura!
Livello Facile
“The West Wing” è una delle serie di culto della tv statunitense. Andata in onda dal 1999 al 2006 sulla rete NBC, si tratta di uno dei primi successi dello sceneggiatore e produttore Aaron Sorkin, un ritratto fedele della macchina governativa degli Stati Uniti nell’ala ovest della Casa bianca da cui la serie prende il titolo. Martin Sheen veste i panni del leggendario presidente Josiah Bartlet, ma moltissimi sono i personaggi entrati nel cuore dei fan, dalla portavoce della casa Bianca C.J. Gregg interpretata da Allison Janey al vice capo dello staff Josh Lyman, ovvero Bradley Whitford. In occasione del venticinquesimo anniversario della messa in onda della serie il cast si è riunito nella Casa Bianca, quella vera, per festeggiare e, a quanto pare, alimentare anche le voci che vorrebbero un vero e proprio revival televisivo. In questo articolo di Entertainment Weekly racconta cosa possiamo aspettarci.
Rimaniamo eccezionalmente su Entertainment Weekly con un altro anniversario televisivo importante perché il 22 settembre 2004 debuttava in tv “Lost”, altra serie che ha tenuto incollati agli schermi milioni di telespettatrici e telespettatori nel mondo. Si può dire che “Lost” abbia cambiamo gli schemi televisivi, irrobustendo la schiera di amanti del genere seriale. Quello che, però, si è creato intorno a “Lost” è anche un corposo scetticismo intorno a come la storia è stata conclusa, ben sei stagioni dopo quel debutto. Ebbene, tuttora c’è bisogno ancora di convincere gli appassionati che in qualche modo quel finale aveva davvero senso, soprattutto riguardato vent’anni dopo.
Defending the Lost finale on series' 20th anniversary
Livello Intermedio
Un progetto fotografico e di ricerca con uno scopo importante: raccontare cosa significa essere immigrati negli Stati Uniti attraverso la storia di una famiglia. Il progetto è del fotografo Jon Lowenstein e i protagonisti sono i membri di una famiglia messicana trasferitasi nella periferia sud di Chicago nella metà degli anni ’10 del XXI secolo. È un racconto commovente ma anche pieno di felicità che racconta, tra le righe, la forza delle donne, cuori pulsanti di molte famiglie.
What’s it like to be an immigrant in America? Here’s one family’s story
Parliamo ancora di intelligenza artificiale e le sue applicazioni, un territorio complesso e delicato per una scoperta tecnologica di cui ancora non si conosce il pieno potenziale. In questo articolo dell’edizione americana di Wired si racconta l’ultima delle applicazioni di Chat Gpt, una delle applicazioni di OpenAI più semplici da approcciare e, per questo, più utilizzate al mondo. L’idea è ampliare le possibilità di una calcolatrice scientifica, sì, proprio quelle che vengono utilizzate a scuola, e scoprire di cosa è capace con un device non propriamente potente. I risultati sono molto interessanti.
Some Mad Genius Put ChatGPT on a TI-84 Graphing Calculator
Livello Avanzato
Un racconto accorato e contemporaneo che esplora una pagina attuale della storia del mondo quasi troppo dolorosa per sembrare vera. Tra gli articoli del New Yorker, rinomato magazine in lingua inglese che tratta di attualità e cultura, appare un pezzo a firma Mosab Abu Toha, poeta palestinese, che racconta la sua esperienza fuori Gaza. Come viaggia un uomo palestinese in questo tempo complesso? Un articolo per riflettere ed esercitare empatia.
The Pain of Travelling While Palestinian
Margaret Atwood è la più grande scrittrice canadese vivente, un punto di riferimento per la narrativa mondiale non solo per il suo talento, ma anche per il significato dei libri che ha pubblicato. Uno su tutti “The handmaid’s tale”, romanzo del 1985 tornato alla ribalta per la sua fortunata versione televisiva, ma soprattutto per quanto il mondo distopico che raccontava si sia rivelato veritiero ai nostri giorni. Atwood ha sempre ripetuto che la quasi totalità degli episodi raccontati nel romanzo erano già accaduti realmente in qualche parte del mondo. Adesso che le coincidenze aumentano vertiginosamente, la scrittrice torna a parlare del suo romanzo e ad analizzarlo con chi legge. La video intervista è a cura di Brief But Spectacular, una serie di brevi interviste a figure di spicco dell’attualità e della cultura che raccontano i nostri tempi.
Bonus
Chiudiamo la Rassegna Stampa di settembre con un omaggio datato, risale al 2012, ma sempre valido, un articolo di David Remnick, di nuovo sul New Yorker, che festeggia il compleanno del Boss, Bruce Springsteen, arrivato nel 2024 a spegnere le 75 candeline, ma ancora live in giro per il mondo e sempre impegnato a pubblicare nuova musica per i suoi fan. Un viaggio, quello di Remnick, nella musica di Springsteen e nei suoi live, cerimonie rock che uniscono generazioni intere.
L’esperienza Speak
Quello di Speak è un approccio innovativo all'apprendimento della lingua basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.
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