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I plurali dell’inglese e il labirinto oltre la ”s”

20/11/17 12.14

L’inglese, che ha la fama di essere una lingua semplice da imparare, trova sempre modi diversi per torturare i poveri studenti. E non sono solo ascolto e parlato a creare problemi, spesso è la grammatica che fa sorgere dubbi e domande amletiche, che ci bloccano e ci fanno sentire perennemente inadeguati nella comunicazione. Uno dei dilemmi che tormenta più di frequente gli studenti è come formare correttamente i plurali dell’inglese e se credi che basta aggiungere una -s alla fine di ogni parola, dovresti ricredeti.

Goose = Geese / Moose = Meese?

Chi non si è mai chiesto perché il plurale di cat (gatto) è cats e il plurale di mouse (topo) è mice? Perché il purale di tooth (dente) è teeth e il plurale di goose (oca) è geese, ma il plurale di book (libro) è books e non beek e il plurale moose (alce) è sempre moose e non meese? E perché il plurale di child (bambino) è children ma il plurale di man (uomo) è men?

se per indicare un'oca il termine è goose, geese è il termine usato per il plurale

Insomma oltre la -s c’è un labirinto intricatissimo da cui è quasi impossibile uscire senza dubbi o incertezze. Per fortuna c’è Speak che, oltre a permetterti di migliorare l’inglese in posti fantastici e zero ansie, ti racconta i dirty little secrets dell’inglese e fa luce sulle sue incongruenze, motivandole e contestualizzandole in uno scenario più ampio, rendendolo un “mostro linguistico” più umano e affascinante.

 

Scarica la guida completa ai plurali dell'inglese

 

A molti l’inglese appare una lingua ostica, con regole molto diverse da quelle a cui ci ha abituato l’italiano. Naturalmente l’inglese non è sempre stato così, se avessi dovuto imparare l’inglese mille e cinquecento anni fa, sarebbe stato molto peggio! Non so se lo sai, ma fino al V secolo d.C. l’inglese e il tedesco erano un’unica protolingua: il germanico. Piano piano questa lingua si è differenziata nel ceppo britannico e nel ceppo teutonico producendo due risultati differenti. Ma proprio come il tedesco moderno anche l’inglese in origine aveva centinaia e centinaia di plurali irregolari, tre generi – maschile, femminile e neutro, da concordare con aggettivi, pronomi ecc. – e dulcis in fundo ben quattro casi: nominativo, genitivo, dativo e accusativo.

Insomma l’inglese di mille anni fa ci avrebbe spediti direttamente dallo strizzacervelli. O no? Beh, forse no… In realtà c’è chi l’inglese di mille anni fa ha dovuto impararlo: i Vichinghi.

 

So long Old English!

Tra l’VIII e l’XI secolo predoni vichinghi provenienti dai paesei scandinavi cominciarono ad insediarsi in Inghilterra e si trovarono a dover imparare una lingua che usava due parole per indicare singolare e plurale, come oak – ack (quercia  querce), eye – eyen (occhio  occhi), egg – eggru (uovo  uova) solo per citarne alcuni. A questa innumerevole quantità di nuovi vocaboli doppi che avrebbero dovuto imparare si aggiungeva il genere di ciascuno! Ad esempio gafol, il termine in Old English per forchetta era femminile, mentre laefel, cucchiaio, era maschile e bord, tavolo, era neutro!

”Eggru” era il termine per indicare il plurale di egg (uovo): un esempio di plurale decaduto dall'Old English

Insomma i Vichinghi si trovarono a dover imparare una lingua ben più complessa dell’inglese che studiamo oggi a scuola e, da uomini pragmatici e d’azione quali erano, si resero conto che scaricare la propria frustrazione sui raccolti e la popolazione delle isole britanniche non cambiava le cose. Presero quindi a decimare i plurali irregolari dell’Old English, riducendo la regola all’aggiunta di una praticissima -s alla fine della parola, tra gli urrà e le manifestazioni di giubilo delle future generazioni di studenti d’inglese. I plurali irregolari dell’inglese moderno non sono altro che relitti del passato germanico dell’inglese, superstiti scampati alle rappresaglie linguisticamente pragmatiche dei Vichinghi perché così radicati nel parlato da essere impossibili da estirpare.

Clicca qui per approfondire la storia della lingua inglese e avere le idee un po’ più chiare.

 

Farewell gender, goodbye cases!

Anche i generi furono vittima della furia razionalizzante dei Vichinghi: sebbene sia l’Old English che l’Old Norse, il norreno, la lingua dei Vichinghi, prevedessero l’uso dei generi, c’era un’elevata probabilità che un termine femminile in una lingua fosse maschile nell’altra e viceversa e quindi per semplificazione i generi vennero pian piano abbandonati e caddero in disuso nel Middle English. Una piccola reminiscenza dei generi permane nell’uso dei pronomi he, she o gli aggettivi possessivi his, her che si riferiscono sempre ad esseri umani, mai ad animali o oggetti inanimati per cui vengono utilizzati it e its.

His and her pillows, i cuscini "per lui e lei"

Sotto la scure vichinga cadono anche i casi dell’Old English: nominativo per il soggetto, genitivo per indicare il complemento di possesso, dativo per il complemento di termine e accusativo per il complemento oggetto. In generale, casi permettono una maggiore libertà nell’ordine delle parole e la possibilità di costruire un periodo più lungo senza rischiare di creare troppa confusione. Per una lingua che non utilizza i casi, invece, la forma del periodo è essenzialmente cristallizzata alla sequenza soggetto – verbo – complemento, l’unica possibile per l’inglese, i cui verbi hanno perso le desinenze caratteristiche delle diverse persone, ad eccezione della fatidica -s della terza persona singolare. La decimazione vichinga giunge come un deus ex machina a liberare l’Old English dai casi, lasciando indietro solo pochi relitti pressoché dimenticati, uno dei quali è il genitivo sassone, usato per esprimere il possesso di un oggetto e riconoscibile per la classica ’s. 

Per gli appassionati: il trio delle meraviglie who, whose e whom, che costringe schiere di studenti inermi a domandarsi per anni come usarli correttamente, è forse l’unico esempio di declinazione ancora esistente nell’inglese moderno: nell’ordine who è nominativo (chi), whose genitivo (di cui), whom usato sia come dativo (a cui) che come accusativo (cui).

Insomma, i Vichinghi ci hanno semplificato non poco la vita… Resta comunque il problema dei plurali irregolari da memorizzare e usare correttamente, ma anche in questo caso abbiamo la giusta soluzione per te! Abbiamo pensato ad un breve vademecum che, come il filo di Arianna, ti permetterà sconfiggere i dubbi minotaurici e uscire indenne dal labirinto.

 

Scarica la guida completa ai plurali dell'inglese

 

Non dimenticare di dare un’occhiata agli altri articoli di Language Learning che abbiamo pubblicato con tanti suggerimenti per migliorare l’inglese in modo interessante e non convenzionale!

Se invece ti senti un Vichingo e della grammatica non ne puoi più, ma sei alla ricerca di un modo alternativo per migliore l’inglese, dovresti davvero dare un’occhiata ai nostri programmi di immersione linguistica.

Ylenia Minei

Written by Ylenia Minei

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