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HALLOWEEN | 10 frasi idiomatiche inglesi dalle origini spaventose!

29/10/18 13.27

“Double, double toil and trouble!” urlavano le streghe in Macbeth mentre mescolavano il loro gorgogliante calderone. Questa frase di Shakespeare è una delle più conosciute dai nativi inglesi e richiama chiaramente le streghe e il loro malvagi incantesimi. Ma quali altre frasi inglesi sono originate da storie spaventose?

Per festeggiare Halloween, lo scorso anno abbiamo presentato 10 film horror in lingua originale per migliorare il tuo inglese da brividi ad Halloween. Questa volta, invece, Speak ha messo insieme 10 frasi idiomatiche inglesi dalle origini spaventose o misteriose, spesso legate a temi di malattia e morte. Alcune di esse hanno un significato simile in altre lingue, con la stessa etimologia raccapricciante, altre invece no.

Non siate schizzinosi, date subito un'occhiata alle nostre 10 storie!

 

1. Bless you! (lit: Dio ti benedica! - tr: Salute!) 

Proprio come per “Salute” in italiano, ci sono molte versioni legate all’origine di questa frase. National Geographic afferma che durante la peste del 590, Papa Gregorio I ordinò che chiunque avesse starnutito fosse benedetto immediatamente (“Dio ti benedica”) proprio perché starnutire era percepito come un segno premonitore della peste.  Fino al 750 era ormai diventato comune rivolgere un “Salute – Bless you” a chiunque starnutisse.

2. To be caught red-handed (lit: colto con le mani rosse - tr: colto in flagrante)

È una frase utilizzata comunemente nell'inglese parlato moderno per comunicare che qualcuno è stato sorpreso nell'atto di compiere un misfatto.  Le sue origini vanno scovate nella Scozia del XV secolo dove, se eri caught red-handed (colto in flagrante), significava che eri stato appena scovato con del sangue sulle tue mani, molto spesso proprio dopo un omicidio o dopo aver ammazzato il bestiame di un’altra persona.

To be caught red-handed (colto in flagrante)

3. To have a frog in your throat (lit: avere una rana in gola - tr: avere la raucedine)

La frase al giorno d’oggi significa 'avere la voce rauca a causa di un mal di gola o tosse'. Ma nel Medioevo, molti guaritori e streghe credevano che gli enzimi rilasciati dalla pelle di un certo tipo di rana avrebbero aiutato la gente ad alleviare il mal di gola. E per questo erano soliti attaccare una rana nella bocca del paziente dolorante lasciandola lì finché le sue condizioni non sarebbero migliorate.

4. To go to pot (lit: andare nella pentola - tr: andare a rotoli)

Oggi, quando qualcosa "has gone to pot" vuol dire che è andata storta. Ma in realtà questa espressione ha origini ancora più raccapriccianti. Se negli ultimi tempi segnala semplicemente qualcosa messa in pentola a cucinare (ad esempio carne, verdura, ecc), fino al XVII secolo l’espressione si riferiva a persone catturate e letteralmente bollite vive dai cannibali!

5. To be saved by the bell (lit: salvato dalla campanella)

Questa frase, che oggi sta a significare “salvato in tempo”, proviene da un tipo di “bara di sicurezza” brevettata tra il XVIII e il XIX secolo. Le bare erano dotate di una corda collegata ad una campanella sospesa da terra, che consentiva a chiunque fosse stato sepolto vivo per sbaglio di avvertire i custodi del cimitero. Come saggiamente affermava il signor Chesterfield nel 1769 “Tutto ciò che desidero per il mio funerale è di non essere sepolto vivo”.

Safety coffin

6. To pay through the nose (lit: pagare con il naso - t: pagare un occhio della testa)

Questa frase, che significa "pagare spropositatamente qualcosa", risale al IX secolo ed ha origine in Irlanda, dove i Danesi imposero una particolare tassa: chiunque non avesse potuto o non avesse voluto pagare si sarebbe ritrovato con il naso tagliato dalla punta fino alle sopra-ciglia per punizione. Avrebbero letteralmente pagato con il proprio naso.

7. To meet a deadline (lit: incontrare una 'linea di morte' - tr: rispettare una scadenza)

La frase “meet a deadline” ha origine durante la guerra civile americana, precisamente nel carcere sudista di Andersonville. Per prevenire la fuga dei prigionieri, venne disegnata una linea a 6 metri dalle mura della prigione: le guardie della prigione erano incaricate di sparare a chiunque dei prigionieri si fosse avvicinato alla linea (da questa il nome “deadline”, linea di morte). Il termine è entrato nell’uso comune per indicare il termine o la scadenza di qualcosa.

8. A skeleton in the closet (lit: uno scheletro nell'armadio)

È una frase molto utilizzata quando si vuole affermare che qualcuno ha segreti nascosti. L’origine di questa espressione non è comunque ben definita (il che è alquanto strano, viste le chiare radici oscure): la teoria più vicina alla realtà sembra risalire al XVIII, periodo in cui i dottori erano soliti nascondere cadaveri nei loro armadi per poi riutilizzarli nei loro esperimenti o durante le loro lezioni.

A Skeleton in the Closet (uno scheletro nell'armadio)

8. To bite the bullet (lit: mordere un proiettile - tr: stringere i denti)

Questa frase in inglese vuol dire "accettare qualcosa di difficile o spiacevole". La sua origine affonda le radici nel passato quando, in tempi di guerra, i dottori che si trovavano sul campo di battaglia dovevano operare soldati feriti. Se non disponevano di anestetico chiedevano al paziente di stringere tra i denti un proiettile per distrarsi dal dolore.

10. To be pressed for an answer (lit: essere pressato per una risposta - tr: essere messo sotto torchio)

Il significato della parola “press” nel senso di spingere ha un significato letterale e raccapricciante. Nel Medioevo i detenuti, quando sottoposti ad interrogatorio, venivano torturati con pesanti massi posizionati sul loro petto.  Coloro che li interrogavano incrementavano il peso dei massi proprio per “spremere” le informazioni o le risposte che desideravano venissero confessate. I prigionieri solitamente morivano in ogni caso.

Pressed for an answer (essere messo sotto torchio)


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Joe Lang

Written by Joe Lang

Docente di inglese dal 1999, è Examiner e Team Leader per tutti i livelli degli esami Cambridge ed è stato direttore di alcune delle più grandi Summer School residenziali del Regno Unito

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