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SPEAK TIPS | La rassegna stampa per migliorare l’inglese - GIUGNO 2021

01/07/21 15.02

Il nuovo appuntamento della Rassegna Stampa di Speak è molto estivo per festeggiare il solstizio e le vacanze, senza rinunciare a un sano allenamento linguistico con la lettura in lingua inglese. Tutti i contributi sono accuratamente scelti dal team Speak e organizzati per livello di difficoltà così che tu possa scegliere facilmente da dove iniziare, oppure lasciarti prendere da ciò che ti interessa di più con a fianco dizionario, se serve, e concentrazione. Preparati perché questa puntata è quasi una edizione speciale, con un focus importante sulle produzioni televisive dell’ultimo periodo. Buona lettura!


Livello Facile

Iniziamo la Rassegna Stampa di Giugno con una notizia che riguarda una conseguenza della Brexit che forse non ci si aspettava: il Guardian annuncia che dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea sarà possibile che vengano rivisti anche gli investimenti comunitari fatti nelle produzioni televisive britanniche. L’accusa, velata, è che l’industria televisiva anglosassone eserciti da sempre un “soft power”, ovvero un predominio sempre più invadente che pare ora venga messo in discussione viste le scelte del governo. Cosa cambierà? Dobbiamo prepararci a vedere meno produzioni britanniche nella nostra tv e nelle piattaforme di streaming? il Guardian fa un po’ di chiarezza.

EU prepares to cut amount of British TV and film shown post-Brexit

crown

 

Una questione storica molto delicata e complessa, riemersa in queste settimane perché il passato ha deciso di riemergere all’improvviso a ricordare le colpe di alcuni. Il Canada sta vivendo un complicato momento di autoanalisi riguardo le persecuzioni eseguite nella storia recente a danno delle popolazioni indigene. Il Magazine The conversation spiega gli ultimi aggiornamenti e perché, in questo caso, è una questione di giustizia, anche se dolorosa, usare il termine genocidio.


How Canada committed genocide against Indigenous Peoples,
explained by the lawyer central to the determination

 

Livello Intermedio

Ancora climate change sul tavolo degli scienziati e al centro delle discussioni. L’ultima notizia riguarda la grande barriera corallina, una estesa zona marina al largo del Queensland, in Australia, con un ecosistema unico e irripetibile: circa 2900 barriere singole e un migliaio di isolette che costituiscono una delle meraviglie del mondo. Secondo gli ultimi studi dei climatologi statunitensi e dell’UNESCO la barriera potrebbe essere già in enorme pericolo tanto da doverla farla entrare, di urgenza, nell’elenco delle attrazioni naturali “in danger” nelle liste del World Heritage. Ma la vicenda si fa più intricata perché il governo Australiano nega la situazione critica. Chi avrà ragione? Il New York Times racconta gli ultimi sviluppi.


U.N. says Great Barrier Reef is ‘in danger.’ Australia bitterly disagrees.

great barrier reef

In Italia è in onda su Sky, ma per la tv anglosassone è già un successo da parecchi mesi, tanto da guadagnarsi la coccarda di finale di serie più visto nella storia di HBO nelle prime 24 ore dalla messa in onda. Si chiama Mare of Easttown e racconta la vita complicata di una detective di Philadelphia, Mare, interpretata da una eccellente Kate Winslet, e l’omicidio su cui si ritrova a indagare. A fine visione dai una lettura a questa analisi della serie e del series finale, che fa il magazine The Ringer.

‘Mare of Easttown’ was not a show about murder

 

Livello Avanzato

Continuiamo ancora a parlare di televisione, ma questa volta in termini diversi: accantoniamo il predominio statunitense e ampliamo l’orizzonte con questo articolo dell’edizione USA di Vanity Fair che racconta il successo di produzioni non in lingua inglese anche nel mercato anglosassone. Sarà una vera e propria tendenza o sono solo delle eccezioni? Fra la produzione francese Lupin, l’italianissimo L’amica geniale e i drammi coreani c’è, però, un sacco di materiale di cui parlare.

Binge without borders: Lupin, Call My Agent!, and the Global TV Explosion 

lupin

 

Ancora tv: possiamo dire che le i nuovi spettacoli e serie stanno cominciando a occuparsi di temi nuovi, finalmente? A quanto pare qualcosa si muove e ci riferiamo, per la precisione, a due fenomeni che hanno investito fan da tutto il mondo. Il primo è uno speciale che puoi vedere su Netflix, si chiama Inside ed è un one man show molto singolare, diciamo che si adegua ai tempi di pandemia, girato e interpretato dal comico, attore e cantautore Bo Burnham. L’altro fenomeno si chiama Hacks, HBO max, che però in Italia deve ancora arrivare, una serie tv comica che racconta le vicende di una comedy diva e del confronto con un pubblico più giovane. Buzzfeed approfondisce queste due produzioni e racconta come adesso anche la tv cominci a raccontare in maniera più approfondita un disagio esistenziale che riguarda soprattutto le generazioni più giovani. Finalmente.

How do you tell jokes when you hate yourself and the world?

 

Bonus

Chiudiamo la Rassegna Stampa con una storia personale apparsa sul New Yorker: cosa vuol dire crescere con un padre matematico? Questo che segue è il racconto di Dan Rockmore che narra la storia del Rockmore theorem, teorema matematico che prende il nome da suo padre e che apparve in Physics Letters nel 1977. Niente excursus puramente matematici, c’è solo qualche cenno, ma soprattutto una storia personale e un mestiere davvero singolari e come questi si sono intrecciati con i ricordi di un bambino.

My Father’s Theorem 

 

L’esperienza Speak

Quello di Speak è un approccio innovativo all'apprendimento della lingua basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.

Per richiedere maggiori informazioni puoi compilare questo modulo o scrivere all'indirizzo info@speakinitaly.com.

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