Dal 9 al 16 giugno sarà l’Abbazia di Spineto ad ospitare il prossimo appuntamento con gli 8 giorni del programma intensivo di Speak.
Più precisamente saremo a cavallo tra la Val di Chiana e la Val d’Orcia, la provincia è quella di Siena, ma al confine con quella di Grosseto e vicinissimi all’Umbria. A pochi passi c’è Pienza, la città ideale voluta da Papa Pio II e commissionata all’architetto e umanista Leon Battista Alberti; ma anche Montepulciano, borgo toscano per eccellenza e terra di vini amati e riconosciuti in tutto il mondo; ma come dimenticarsi di Montalcino, Cortona, Chiusi e San Gimignano, nomi importantissimi della cultura Rinascimentale Italiana. Da un lato la cultura, quindi, ma dall’altro un immenso patrimonio naturalistico: la Val d’Orcia, infatti, è stata riconosciuta dall’UNESCO nel 2004 come patrimonio dell’umanità.
Perfettamente incastonata in questo paesaggio c’è lei, l’Abbazia, a sorvegliare silenziosa e austera tutta la valle. La sua costruzione risale al 1085, quando i Monaci Benedettini Vallombrosani scelsero questa località, Spineto del comune di Sarteano, per la prima pietra della loro Abbazia. Un luogo impervio, ricco di rovi e spine (da qui il nome), ma che in poco tempo i monaci hanno trasformato in completa armonia con il paesaggio circostante. Siamo nel pieno del monachesimo italiano, periodo in cui fioriscono questi piccoli feudi religiosi: una abbazia al centro e intorno a lei le case coloniche dedite all’artigianato, l’agricoltura e l’allevamento. Nel caso di Spineto ci sono ben undici casolari e 800 ettari di territorio circondati dai boschi del monte Cetona. Ciascuno dei casolari di Spineto è stato ristrutturato nel rispetto rigoroso dell’architettura e lo spirito dell’intero complesso. Oggi accolgono e si prendono cura degli ospiti con una struttura confortevole, adatta per i meeting di lavoro o il soggiorno per il relax, e ricca di arte e design italiano.
L’Abbazia e il suo territorio attraversano i secoli indenni: nel 1627 il Papa Urbano VIII la affida all’ordine dei monaci cistercensi, fino all’abolizione dell’ordine stesso. Da lì un susseguirsi di proprietari privati fino ad arrivare al restauro del 1989 che ne riporta alla luce l’antico splendore. Questo è un luogo di cultura, ma anche di agricoltura. Viene rispettata così l’identità storica del luogo, ma anche la vocazione agricola introdotta dai monaci che l’hanno fondata. È così che l’Abbazia di Spineto offre una esperienza a 360 gradi nei sapori della Toscana, tra bontà della terra, salumi della zona, famosissima per i maiali di razza Cinta senese, e sperimentazioni culinarie dei miglior chef.
Storia arte, design e natura fuse in un’unica location: è un privilegio assoluto poter utilizzare questo luogo per Speak, una occasione che non potete lasciarvi sfuggire.
L’abbazia di Spineto sarà protagonista anche dell’appuntamento di Settembre e del secondo di Ottobre. Prenotatevi compilando il form presente sul nostro sito oppure scriveteci all’indirizzo mail info@speakinitaly.com per richiedere ulteriori informazioni.
