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SPEAK TIPS | Parole da conoscere: Ok Boomer

by Alessia Ragno, on 14/01/20 14.58

L’obiettivo della rubrica SPEAK TIPS| Parole da conoscere è quello di analizzare lo slang, le singole parole, le espressioni tipiche dell’inglese e i neologismi, soprattutto quando si ha la fortuna di intercettarli poco dopo la loro nascita. Questo lavoro di comprensione e ricerca serve a tutti i learner per affiancare, al lavoro sulle basi della lingua, quello di acquisizione della dimestichezza con l’inglese parlato quotidianamente dai madrelingua. Arricchire il proprio vocabolario con le Parole da conoscere è un enorme vantaggio e un utilissimo allenamento, soprattutto se fatto con costanza.

Al centro di questa puntata una espressione che conoscerai già molto bene, ma di cui è ancor più utile comprenderne il background e la genesi: Ok Boomer!

 

La prima volta di Ok Boomer

Nel Novembre 2019, durante una seduta del parlamento Neozelandese, la parlamentare (MP in inglese, cioè Member of Parliament) Chlöe Swarbrick prende la parola dopo l’intervento di un altro MP in risposta al negazionismo generale del parlamento sulla questione del climate change.

 

 

Nel pieno del suo discorso, che sottolineava con vigore il gap d’età tra i membri del Parlamento e la loro insensibilità al tema, MP Swarbrick dice "Ok Boomer” per mettere a tacere chi cercava di interromperla. Un modo per dire che non solo il suo discorso era fondamentale, il suo messaggio era una richiesta di azione perché non abbiamo più molto tempo per correggere le tendenze del clima, serve un cambiamento nelle politiche climatiche, ecologiche ed economiche e l’attuale classe politica si è dimostrata non all’altezza. Più precisamente:

Current political institutions have proven themselves incompetent at thinking outside of the short political term.

Come anticipato, l’espressione Ok Boomer, utilizzata in questa occasione per la prima volta, era il modo per dire agli altri membri del parlamento che sono inadeguati, che non riescono a rendersi protagonisti una politica che pensi alle future generazioni e non solo al beneficio immediato, di cui solo loro sono i protagonisti. Ok Boomer può sembrare solo una espressione di stizza generata dal momento, ma in realtà è molto altro, soprattutto è la sintesi delle urgenze dei nostri tempi.

 

Chi sono i boomer?

Prima ancora di analizzare l’impatto che questa espressione ha avuto su social e linguaggio dei giovani, è necessario comprendere il significato di Boomer. Chi sono? Perché si chiamano così?

Si definisce Boomer, più precisamente Baby Boomer quella generazione di nati tra il 1946 e il 1964, ovvero immediatamente dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale nel pieno Boom di nascite. Attualmente quella dei Boomer è la generazione che comincia ad affacciarsi alle soglie della pensione e che, come afferma il sito Investopedia

The baby boomer generation makes up a substantial portion of the world's population, especially in developed nations.

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In inglese, usando dei termini prettamente statistici, si definisce quella dei boomer una cohort, ovvero un insieme di persone che condividono caratteristiche similari. Completiamo la panoramica aggiungendo le altre definizioni assegnate alle generazioni successive, fondamentali per capire quali sono le contrapposizioni generate da Ok Boomer. Generation X è il cohort, più precisamente il demographic cohort, che rappresenta i nati tra il 1965 e il 1980, anni che possono variare leggermente in base alla fonte. I nati tra il 1981 e il 1996 sono i Millennial, detti anche membri della Generation Y. Ed infine i nati tra il 1997 e gli anni ’10 del 2000, i Post-Millennial, o meglio la Generation Z.

La contrapposizione che l'espressione Ok Boomer rappresenta è quella che riguarda soprattutto i Boomer e i Millennial, generazioni che a volte faticano a comunicare soprattutto quando si parla di questioni climatiche, urgenti per Millennial e Post-Millennial, ma meno rilevanti per i Boomer che non riescono ancora a prendere una posizione netta nelle politiche economiche, industriali e sociali correlate al problema. Il suono stesso dell’Ok Boomer pronunciato da MP Swarbrick racchiude in pochissime parole questa incomprensione. Come la stessa parlamentare ha dichiarato qualche giorno fa in una intervista a Newshub:

My 'OK boomer' comment in Parliament was off-the-cuff, albeit symbolic of the collective exhaustion of multiple generations set to inherit ever-amplifying problems in an ever-diminishing window of time.

 

I meme e la diffusione dell’espressione

Sono bastati pochi mesi per far entrare Ok Boomer nel linguaggio comune dei Millennial e dei Post-Millennial, fenomeno ampiamente confermato dall’uso smodato che è stato fatto nei meme, vero e proprio termometro della lingua e dei fenomeni contemporanei.

Per saperne di più:

SPEAK TIPS | Parole da conoscere: “Meme”

Buzzfeed ha raccolto i meme più riusciti e divertenti, per esempio:

17 "OK Boomer" Jokes That Are So Clever They Deserve An Award

C’è stata, come ci si aspettava, una grande polemica sul tono con cui è stata usata la prima volta ed è usata tuttora, perché l’espressione contiene già implicitamente un tono molto sarcastico. Dire Ok Boomer ad un boomer significa comunicargli che non ti interessa quello che ha da dire, qualunque sia il suo messaggio. Questo può essere necessario in certi contesti, vedi quello del suo primo utilizzo, ma troppo aggressivo in altri. Non è certo educato usarlo con i genitori, con i docenti, con persone sconosciute, ma in alcuni casi può tornare utile. Per difendere posizioni ragionevoli, per esempio, senza aggredire e smorzare, così, l’inevitabile tono paternalistico che l’espressione Ok Boomer intercetta. Tono paternalistico che è figlio di una incomunicabilità fra Boomer e Millennial sulla quale è sempre bene lavorare. Ok Boomer nasce, allora, per smorzare sul nascere quella sensazione per cui ti sembra che non ti ascoltino e che le posizioni difese siano totalmente irragionevoli e dichiaratamente contro le nuove generazioni.

Ok Boomer è diventato, con o senza l’approvazione dei boomer, l’unica maniera per mostrare il proprio dissenso, meglio ancora se con ironia come nel caso di TikTok. Il social network più amato dalla Generation Z è diventato il terreno più fertile per il meme. Lo raccontano questi contributi raccolti in questo video, molti di risposta ad un lungo monologo su un boomer americano che tentava di spiegare il futuro ai ragazzi.

 

 

L’esperienza Speak

Si apriranno di nuovo a breve le porte degli English Camp di Speak dedicati ai ragazzi per una esperienza di immersione linguistica in un contesto totalmente anglofono e a contatto con coetanei madrelingua provenienti da tutto il mondo. L’obiettivo degli English Camp è quello di proporre esperienze innovative di apprendimento e miglioramento nella lingua inglese con due soluzioni:

Per ulteriori informazioni sul metodo di apprendimento e sulle date dei prossimi camp scrivi al team Speak all’’indirizzo e-mail teens@speakinitaly.com, oppure clicca qui.

Topics:Speak Tipsenglish learningparole da conoscere

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