Playlist #1, migliorare l'inglese con la pop music
by Alessia Ragno, on 07/06/19 15.23
Dopo averti spiegato come articoli (su riviste e web), libri, video di YouTube e podcast si possono rivelare gli strumenti ideali per allenare l’inglese quotidianamente, facciamo un passo avanti e sperimentiamo qualcosa di nuovo: le canzoni. La premessa è sempre la stessa: non abbandonare mai lo studio e affianca a questo esperienze di Language Immersion come quelle di Speak, dove puoi fare pratica di Speaking, Listening e Comprehension.
Gli Speak Teens Summer Camp sono esperienze di apprendimento linguistico in cui i ragazzi sono a contatto con coetanei madrelingua inglesi provenienti da tutto il mondo, con i quali avviare conversazioni One-to-one, partecipare ad attività didattiche e ad avventure all’aria aperta; il tutto rigorosamente in location italiane selezionate. Per tutte le informazioni sugli Speak Teen Camp consultate la pagina dedicata alla Speak Immersion, quella sull’English Discovery Camp (dai 13 ai 17 anni) e sull’English Adventure Camp (dai 10 ai 14 anni). Per contatti scrivi all’indirizzo e-mail teens@speakinitaly.com, oppure compila il nostro form online.
Torniamo, allora, agli strumenti del quotidiano, a quelli che puoi usare in autonomia per esercitarti con costanza e senza pensieri. Imparare l’inglese deve essere, soprattutto, divertimento, voglia di conoscere e scoprire cose nuove. Questo appuntamento ti consentirà di migliorare con la musica senza nemmeno accorgertene. Una Playlist tematica di canzoni che Speak selezionerà raccontandoti di ciascuna un dettaglio, una parola, una pronuncia, insomma, qualsiasi cosa possa aiutarti con l’inglese.
La cantautrice
Maggie Rogers è una cantautrice americana che è stata scoperta da Pharrell Williams quasi per caso. Quello di Maggie è un cantautorato classico con un po’ di elettronica e suoni moderni; le sue ispirazioni sono altissime: Patti Smith, Björk, Joni Mitchell e si sentono tutte nei pezzi che compone. La canzone scelta da Speak è ‘Light on’.
Il punto di vista linguistico
Il topic della canzone è la gratitudine, la voglia di ringraziare, cioè, chi ha acceso una luce - Light on per l’appunto - nel periodo di maggiore fragilità per la cantante.
If you leave the light on
Then I'll leave the light on
Maggie racconta di essere stata travolta da un’onda, quella del successo, che l’ha resa felice, certo, ma che l’ha comunque spaventata.
Would you believe me now
If I told you I got caught up in a wave?
Would you hear me out
If I told you I was terrified for days?
Hear out è un phrasal verb, cioè verbi composti seguiti da un avverbio o una proposizione che ne modifica, o amplifica, il significato. Se To Hear significa ascoltare, To Hear Out diventa ascoltare attentamente, ma anche lasciar parlare, proprio per ascoltare con la dovuta attenzione.
Un tema che poi diventa una richiesta esplicita, ma allo stesso tempo timida, alla fine della canzone, quando tutto si fa più insicuro:
would you leave the light on?
La superstar
Esiste davvero qualcuno che non conosce Taylor Swift? Nata come cantautrice country, Taylor è oramai diventata un idolo pop. La sua nuova canzone, ‘Me’, che anticipa il nuovo album, è cantata insieme a Brandon Urie, ultimo componente rimasto dei Panic at the disco! ed è chiaramente nello stile Swift: canzoni d’amore, video iper colorati e pieni di riferimenti all’album che verrà.
Il punto di vista linguistico
La pronuncia di Taylor Swift è una delle più facili da ascoltare: parole chiare e sempre ben scandite, se ti piace il genere puoi cominciare proprio da lei ad allenare il tuo inglese. Quello che è più interessante sono le espressioni idiomatiche e lo slang di cui la canzone è piena:
I know that I'm a handful, baby
Handful significa letteralmente un pugnetto, una manciata, ma in questo caso in senso figurato significa essere un po’ problematica, una peste.
a lot of cool chicks
Non si parla di pulcini, anche se la derivazione è quella, ma è un termine che significa ragazze. Ha spesso un tono denigratorio, non usarlo mai nelle conversazioni.
C’è anche il momento spelling, quello tanto odiato dai ragazzi, ma Taylor ti rassicura e parte con una serie di giochi di parole molto divertenti:
Hey, kids!
Spelling is fun!
Girl, there ain't no I in "team"
But you know there is a “me"
[…]
Girl, there ain't no I in "team"
But you know there is a "me"
And you can't spell "awesome" without “me"
Nota: ain’t è la forma contratta di am not, is not, are not, has not, oppure have not, dipende dal contesto.
Il duetto inaspettato
Justin Bieber e Ed Sheeran hanno deciso di cantare insieme per la prima volta in un singolo che è il candidato perfetto al titolo di tormentone estivo, ‘I don’t care’. Justin Bieber è il fenomeno pop canadese che canta da quando era bambino, Ed Sheeran è il cantautore inglese più premiato e più amato; insieme ballano e si divertono in un video psichedelico vestiti da pannocchia di mais, da cowboy, da panda e da orsetto.
Il punto di vista linguistico
Non è semplice, ad un primo ascolto, interpretare accento e testi di Ed Sheeran, sono praticamente degli scioglilingua in perfetto British English. È più facile con Justin Bieber, ma la velocità della strofa non aiuta i beginner. Intanto fai caso alle differenze di pronuncia tra i due cantanti, soprattutto nelle strofe:
I'm at a party I don't wanna be at / We at a party we don't wanna be at
fai caso alla parola party.
Ci sono anche ad alcune espressioni nuove. Justin dice:
I’m crippled with anxiety
è paralizzato dall’ansia durante una festa in cui nessuno gli dà retta e che in fondo non gli piace
Don't think we fit in at this party
Everyone's got so much to say
ma poi cambia idea perché c’è qualcuno che migliora la situazione:
'Cause I don't care when I'm with my baby, yeah
All the bad things disappear
Yeah, you're making me feel like maybe I am somebody
I can deal with the bad nights when I'm with my baby, yeah
La rivelazione
La conosci Lizzo? Regina dei passaggi radiofonici in Italia, Lizzo è rapper e cantate americana arrivata al suo terzo album da solista, ma è col singolo Juice che è balzata in testa alle classifiche di tutto il mondo. Si è esibita al Coachella, il più celebre festival musicale americano, e porta in giro la sua musica e la sua filosofia di vita: accettarsi e promuovere una immagine differente, unica e per questo preziosissima.
Il punto di vista linguistico
‘Juice’ è un concentrato di slang, non complicatissimo da capire dopo qualche ascolto, ma val la pena soffermarsi su molte espressioni interessanti.
Mirror, mirror on the wall
Don't say it, 'cause I know I'm cute
canta subito Lizzo, citando la celebre favola di Biancaneve: “Mirror, mirror, on the wall, who's the fairest of them all?”
That's how I roll
è puro slang americano che significa: è così che funziono, è così che vado in giro.
It ain't my fault that I'm out here gettin' loose
Gotta blame it on the Goose
Gotta blame it on my juice, baby
gettin’ loose significa going wild, comportarsi in maniera non convenzionale, un po’ pazza. Dà la colpa a una bevanda alcolica (la Goose, che letteralmente significa oca), ma la realtà è che è fatta così, non serve bere: è il suo modo di essere, la sua essenza e lo ammette poco dopo dicendo “blame it on my juice”. E per chiudere una espressione idiomatica bellissima:
I'm the pudding in the proof
letteralmente il budino nella prova, ma acquista molto più senso quando si analizza la provenienza di questa espressione. “The proof of the pudding (is in the eating)” significa che puoi dare una opinione su qualcosa solo se la assaggi, se la conosci e fai esperienza. Ed ecco che Lizzo ribadisce che lei è la più cool di tutte, è proprio il pudding in the proof, la prova definitiva.