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5 brani rock dal mondo anglofono per esercitare la grammatica inglese

Scritto da Giovanni Porcelli | 14/05/20 9.01

Non possiamo negarlo, la musica è uno dei nostri argomenti preferiti e, come ripetiamo spesso, uno degli strumenti migliori per avvicinarsi allo studio di una lingua. A brani di ogni genere abbiamo dedicato numerosi articoli, sia per i più grandi che per i nostri teens, ma oggi è il momento di concentrarci su un genere specifico, il rock, esploso e sviluppatosi ai suoi massimi livelli proprio nel Regno Unito e negli USA. Approfitteremo dell'allenamento di alcuni dei principali assunti grammaticali per compiere un viaggio tra le annate, i Paesi del mondo anglofono e le varianti di questo genere così apprezzato da molti di noi.

Per ogni brano viene riportato il video ufficiale live o studio, mentre cliccando su ciascun titolo si verrà inviati ad una pagina con il testo completo.

 

U2 - I Will Follow (1980)

First Conditional - Irlanda, Post-punk Rock

I Will Follow è una delle canzoni più famose della band di Dublino, prima traccia del loro primo album (Boy, 1980), prima ad essere stata accompagnata da un video. Il brano si presta ad una duplice interpretazione: la prima, come dichiarato più volte dallo stesso Bono, va letta dal punto di vista di una madre che esprime amore incondizionato nei confronti del proprio figlio. La seconda va rintracciata invece nelle vicende personali dello stesso cantante: è una lettera mai inviata a sua madre, morta improvvisamente per emorragia celebrare quando aveva solo quattordici anni. L’ultima chiave di lettura viene supportata dal grido di dolore espresso nel ritornello attraverso il First Conditional:

If + presente, will + infinito

If you walk away, I will follow 

NOTE: A volte possiamo sostituire will nella seconda proposizione con altre forme verbali al futuro, ma will è la più comune.

Quando utilizziamo il 1st conditional, descriviamo qualcosa che potrebbe accadere come risultato di un’azione – non è certa ma dipende da fattori esterni:

  • If you study hard, you will pass the exam Se studi attentamente, passerai l’esame (è una mia opinione – è una possibilità)
  • If the weather is nice this weekend, I will go to the beach Se il tempo è bello questo weekend, andrò in spiaggia (questo è il mio programma – dipende dal tempo, ma é possible)

 

I Will Follow è l’unico brano degli U2 ad essere sempre stato suonato almeno una volta in ogni tour della loro quarantennale carriera. Il video che segue è tratto dalla tappa di Denver del War Tour 1983, esibizione che darà vita al primo disco live (Under a Blood Red Sky) e che renderà famosa in tutto il mondo la band irlandese.

 

 

 

Tame Impala – Feels like We Only Go Backwards (2012)

Sense Verbs - Australia, Neo-psychedelic Rock

Nell’ultimo decennio l’Australia è stata palcoscenico di un vero e proprio revival della cultura musicale psichedelica esplosa nella seconda metà degli anni ‘60 grazie a mostri sacri come Beatles, Pink Floyd e gli Yardbirds di Eric Clapton (prima) e Jimmy Page (poi). Con il trascorrere degli anni la neo-psichedelia in campo musicale ha gradualmente perso i suoi riferimenti al mondo delle droghe, mantenendo però le basi stilistiche, fatte di video caleidoscopici, echi ed effetti sonori esasperati, integrando spesso e volentieri elementi di musica elettronica. Kevin Parker, polistrumentista di Perth, è stato probabilmente colui che più di tutti ha contribuito a questo ritorno, partecipando attivamente ai numerosi progetti musicali, tra cui quello dei suoi Tame Impala. In uno dei brani più famosi, Feels Like We Only Go Backwards, vengono descritte le sensazioni di un innamorato in balìa della proprie illusioni, attraverso l'impiego di numerosi Sense Verbs:

 

It feels like I only go backwards

...

I know that you think you sound silly when you call my name

...

But that's the way it seems to go

 

Il video ufficiale, realizzato con animazioni di plastilina, rimanda visibilmente all'immaginario psichedelico di cui abbiamo parlato qualche riga fa.

 

 

 

Travis - Why Does It Always Rain on Me? (1999)

Interrogative forms – Scozia, Pop Rock

I Travis sono stati un gruppo molto attivo e seguito a cavallo degli anni '90-2000, tra gli ultimi rappresentati di una tradizione Britpop nata circa un decennio prima con band come Pulp, Suede, Blur e Oasis. Raggiungono la consacrazione grazie alla diffusione planetaria di MTV e al divertente video di Sing, in cui i componenti della band si rendono partecipi di una cena a base di lancio di cibo (polpo compreso). In questo brano, invece, tratto dall'album precedente (The Man Who, 1999), il frontman si lascia andare allo sconforto chiedendosi “Perché piove sempre su di me?” e riempiendo il testo di domande da porre direttamente alla dea Sfortuna.

 

Why does it always rain on me?
Is it because I lied when I was seventeen?

...

Oh, where did the blue sky go?
Oh why is it raining so?

...

Sunny days, oh, where have you gone?

 

 

 

The White Stripes - The Hardest Button to Button (2003)

Past Simple - Stati Uniti, Garage Rock

Molti italiani si saranno probabilmente affezionati ai White Stripes quando, nel 2006, la loro hit Seven Nation Army divenne l'inno non ufficiale della nazionale vincitrice dei Mondiali di Calcio in Germania.

La loro carriera comincia molto prima, nel 1997, quando due ragazzi del Michigan, John Anthony Gillis (Jack White) e Megan Martha White (Meg White), decidono di mettere in piedi un duo rock, con l'ispirazione per nome e look che arriva dalle caramelle alla menta a strisce bianche e rosse diffuse negli Stati Uniti durante gli anni della loro infanzia. Prima di sciogliersi serenamente nel 2011, i White Stripes si tolgono la soddisfazione di vincere Grammy, collaborare con registi come Sofia Coppola, e recitare con attori del calibro di Roberto Benigni e Bill Murray.

Sebbene il titolo faccia riferimento ad un superlativo, il cuore del brano consigliato vede una presenza costante del Past Simple (qui ne parliamo in modo approfondito), utilizzato per raccontare la storia di un ragazzino segnato da un'infanzia difficile.

 

It was a baby boy, so we bought him a toy
It was a ray gun and it was 1981

...

I had opinions that didn't matter
I had a brain that felt like pancake batter

 

 

Il video girato a Manhattan da Michel Gondry (già regista del film Eternal Sunshine of the Spotless Mind e dell'iconico videoclip di Around the World dei Daft Punk) ha riscosso talmente tanto successo da essere citato anche in un episodio della diciottesima stagione dei Simpson.

 

Led Zeppelin – Since I’ve Been Loving You (1970)

Present Perfect Continuous - UK, Blues Rock

I Led Zeppelin non hanno sicuramente bisogno di presentazioni: nonostante i “soli” dodici anni di attività, conclusi con la tragica morte del batterista John Bonham, hanno lasciato un segno indelebile nella storia del rock, influenzando con i loro 9 album altre band di successo come Aerosmith, Nirvana, Foo Fighters e i già citati White Stripes.

Nel brano Since I’ve Been Loving You, il Present Perfect Continuous sottolinea la disperata devozione di un uomo nei confronti di una donna che ha deciso di lasciarlo. La formula di questo tempo verbale, più che sugli effetti di una azione, si concentra sul suo protrarsi nel tempo. Ecco la sua costruzione tipica:

 

Soggetto + have + been + verbo (in forma –ing)

 

Il titolo viene spesso ripetuto tra le strofe ma non mancano espressioni come:

 

I've been working from seven to eleven every night

...

Said I've been crying

 

Since I’ve Been Loving You rappresenta un esempio classico di pezzo blues, i cui temi sono spesso legati a vite difficili e amori spezzati. Il video che proponiamo è tratto dal concerto tenuto al Madison Square Garden di New York nel luglio 1976, che finirà nel loro primo album live pubblicato qualche mese dopo: The Song Remains the Same.

Se siete curiosi di saperne di più sul Present Perfect Continuous vi consigliamo di consultare l’articolo che gli abbiamo dedicato qualche tempo fa.

 

 

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