In italiano li chiamiamo tormentoni estivi, in inglese summer hits, ovvero quelle canzoni il cui successo esplode durante l’estate e le rende veri e propri earworm, ovvero quei motivetti che ti ritrovi involontariamente a fischiettare o cantare quando sei sovrappensiero. La Playlist #2 di Speak è dedicata a canzoni earworm, ma che, soprattutto, parlano di estate; alcune già le conosci per averle sentite in radio distrattamente, altre, invece, sono più ricercate, ma ti aiutano ad esplorare l’idea di estate che i cantanti amano raccontare. Analizziamo termini nuovi, slang e pronunce per allenare l’inglese anche con la musica; fai spesso quest’esercizio per ampliare il tuo vocabolario, allenare la tua capacità di ascolto e comprensione della lingua inglese senza molta fatica. Allenati quotidianamente, il tuo inglese ne beneficerà.
Era il 1983 quando le Bananarama pubblicavano per la prima volta ‘Cruel Summer’, una hit che poi ha avuto il successo che meritava solo l’anno successivo, quando i ragazzi di allora la scoprirono nel film ‘Karate Kid’. In questo revival degli anni ’80, grazie soprattutto al successo di 'Stranger Things’ (la prima stagione è proprio ambientata nel 1983), è venuta un po’ di curiosità a tutti: cosa si ascoltava nelle estati degli anni ’80? Sicuramente le Bananarama, un trio di cantanti e musiciste britanniche che rappresentano la massima espressione dello stile (musicale e non) degli anni ’80.
Non è certo la canzone estiva più felice, ma ritmo e ritornello sono rimasti nella storia della musica.
Le tre Bananarama sono in una New York riconoscibile eppure lontanissima nel tempo, fa caldo, e l’asfalto brucia.
Fai attenzione all’espressione ‘right out of hand’, letteralmente fuori dalla mano, ma in pratica significa che la situazione è fuori controllo.
Gli amici sono tutti via, anche se la città è ancora piena di gente, e la protagonista è da sola, on her own.
In uno scenario così caldo e solitario è impossibile non pensare che sia proprio una estate crudele, Cruel Summer, in fondo anche l’estate ha il suo dark side.
'Summer of ’69’ di Bryan Adams è la celebrazione per antonomasia dei ricordi estivi, dell’adolescenza e dell’infanzia passata con gli amici con un riff di chitarra conosciutissimo e lo spirito rock anni’80 più selvaggio. Bryan Adams è un cantante, adesso fotografo, canadese di grandissimo successo in quegli anni (sì, ancora gli anni ‘80, te l’abbiamo detto che vanno ancora di moda) e questa è una delle sue hit più famose.
Una six-string è una chitarra, mentre il five-and-dime era una catena di negozi americani in cui si poteva acquistare tutto con 5 o 10 centesimi. Comincia così il racconto della prima band con gli amici, dell’amore estivo, del primo lavoro e dell’estate del 1969 che rimane nel cuore nonostante tutto:
Fai attenzione all’espressione ‘Killin’ time’, letteralmente uccidere il tempo, metaforicamente significa non aspettare che il tempo passi, ma usarlo freneticamente facendo sempre qualcosa, imbarcandosi in nuove avventure; ma dopo una estate vissuta così al massimo arriva sempre il momento di ‘unwind’, rilassarsi. Niente in fondo, anche se è così bello, dura per sempre.
‘It’s Summertime’ dei Flaming Lips è la canzone dal testo più breve, ma con una parte musicale sontuosa e ricercata, ottima per chi ama il rock alternativo o vuole scoprirlo pian piano. La band americana di Norman, Oklahoma, è una delle più grandi rappresentanti dell’alternative rock un po’ psichedelico degli ultimi vent’anni del XXI secolo. Il lead singer è Wayde Coyne: eccentrico polistrumentista e cantante dal grandissimo talento. In ‘It’s Summertime’ torna un po’ di tristezza, che a quanto pare è l’emozione più gettonata, ma è comunque la tristezza placida da caldi pomeriggi estivi alla quale c’è sempre rimedio.
Un testo breve, diretto, fulminante. È estate ed è normale che capiti di sentirsi un po’ tristi
quando ci si abbandona troppo alla tristezza può capitare di perdere un po’ il senso della realtà
Ma se ti guardi dentro tutto quello che vedi è la tua stessa tristezza
E allora come si fa? Guarda fuori, guardati intorno
la prospettiva cambia e ti renderai conto che
Più semplice di così?
Childish Gambino è lo pseudonimo del cantante, rapper, attore e autore Donald Glover, uno dei geni veri della scena artistica americana. Lo avrai visto in ‘Solo: A Star Wars story’ in cui interpreta Lando, e presto sarà la voce americana di Simba nel nuovo ‘Re Leone’ della Disney. Tutto, però, è cominciato con la musica. Donald è impegnato politicamente, è attivo in moltissime cause sociali e la sua musica ha sempre tanti riferimenti alla contemporaneità. ‘Feels Like Summer’, in particolare, sembra più superficiale di quello che in realtà è, ma ti catturerà prima ancora che col testo, con il suo video, una animazione dall’aspetto quasi vintage e con tantissimi personaggi chiave della cultura afroamericana.
Subito il riferimento all’estate che sta arrivando, è qualcosa nell’aria a suggerirlo e tutto sa di estate:
Ma l’estate non basta, il pensiero va subito a quello che c’è intorno a lui, miliardi di anime (7 per la precisione) che si muovono intorno al sole
Ecco, allora, che la canzone si fa più concreta e seria:
Questo mondo ha un’aria estiva bellissima, ma non cambia mai, anche se lo speri. Forse siamo noi a doverlo cambiare in prima persona? Ed ecco un riferimento al Climate Change che tutti stiamo sperimentando:
è doloroso realizzare questo d’estate, ma la speranza c’è ancora:
Per saperne di più sul Climate Change consulta il Piccolo Dizionario di Speak.
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