Nuovo anno, nuove notizie, ma anche riti oramai consolidati. Salutiamo il 2025 con una rosa di titoli scelti da Speak nel panorama del giornalismo in inglese per esplorare curiosità dal mondo scientifico, culturale e sociale, ma soprattutto per dedicarci alla comprensione della lingua. Ogni edizione della Rassegna Stampa di Speak, infatti, offre la possibilità di sperimentare diversi livelli d’inglese e allenarsi in reading e comprehension. In più, per ogni numero, chiude l’appuntamento un Bonus, questa volta in un formato speciale. Buona lettura!
Inauguriamo la prima Rassegna Stampa del nuovo anno con un contributo molto particolare che si discosta dai soliti articoli, ma che, allo stesso tempo, è comunque capace di raccontare la contemporaneità. Torniamo, infatti, alle celeberrime vignette del New Yorker, elemento imprescindibile del più celebre magazine culturale statunitense, ma invece che cercarle nel sito le troviamo raggruppate tutte insieme nel profilo Instagram New Yorker Cartoons, un compendio di tutto quello che succede quotidianamente negli Stati Uniti e nel mondo. Nel profilo puoi trovarci, intanto, il riepilogo della settimana:
Commenti originali alle news del giorno:
E un po’ di vecchia cara comicità sempre divertente
La polemica è emersa poco prima della comunicazione delle nomination agli Oscar e sembrava fosse destinata a rendere più difficile la corsa del film The Brutalist verso i premi più ambiti. Tutto è partito dalla confessione di uno dei montatori del film che hanno ammesso l’uso dell’intelligenza artificiale per alcune scene. L’articolo di Variety spiega l’utilizzo che ne è stato fatto e i dilemmi etici che ha innescato. Ma prima, il trailer di uno dei film più apprezzati di questa stagione cinematografica:
Passiamo, allora, alle nomination agli Oscar annunciate nel pomeriggio italiano del 23 gennaio, l’alba a Los Angeles. Un’edizione tribolata a causa degli incendi che hanno convolto la città americana, ma nonostante questo la tradizione dei premi cinematografici più prestigiosi è stata portata avanti, anche per la comunità artistica duramente colpita dalla devastazione. Rimaniamo, allora, su Variety, il magazine statunitense che più racconta il mondo dello spettacolo d’oltreoceano, che pubblica un’analisi delle nomination a sorpresa e, soprattutto, i grandi assenti, ovvero, in inglese, snubs and surprises.
Sono stati giorni complicati per TikTok negli Stati Uniti, talmente tribolati che si è arrivati a uno stop di quasi dodici ore che, poi, è rientrato dopo l’intervento del nuovo presidente eletto, e appena insediato, Donald Trump. Ti proponiamo, allora, l’articolo del magazine NPR che riassume gli eventi del ban dell’app e cosa succederà in futuro visto che, di fatto, le problematiche col governo USA non sono state ancora risolte.
Trump signs executive order to pause TikTok ban, provide immunity to tech firms
Abbiamo già citato gli incendi nell’area di Los Angeles, una devastazione impressionante che non si era mai vista nella storia della città. Se il mondo del cinema, che ha la sua culla nella città degli angeli, è stato solo lambito dalle fiamme, è andata molto peggio alla comunità degli artisti indipendenti. Il Guardian racconta gli eventi di questo gennaio crudele e racconta come la comunità artistica underground sta cercando di reagire.
Landmarks destroyed, masterpieces incinerated, communities razed:
how the LA fires ravaged culture
Parliamo ancora degli incendi di Los Angeles, ma lo facciamo da un altro punto di vista, cioè da quello scientifico. Se è indubbio il ruolo del cambiamento climatico negli eventi estremi di cui siamo testimoni, bisogna anche specificare che un incendio di queste proporzioni è il risultato di molteplici concause. Il clima particolarmente arido, la trascuratezza della cura dei terreni alle porte della metropoli, l’uso massiccio del legno nella costruzione delle case, ma anche una particolare pianta invasiva che ha accelerato incredibilmente il precipitarsi degli eventi. Ne parla a fondo l’edizione statunitense di Wired.
How Invasive Plants Are Fueling California’s Wildfire Crisis
Come anticipavamo in apertura il Bonus di gennaio è una novità per la Rassegna Stampa di Speak, soprattutto nel formato. Si tratta, infatti, di un’intervista in video a cura del giornalista musicale Zane Lowe che vede come protagonista Timothée Chalamet. L’attore è salito alla ribalta per la sua interpretazione di Bob Dylan nella biopic A Complete Unknonw, con alle spalle un lungo lavoro di studio tra canto e chitarra per interpretare il menestrello di Duluth al meglio. Il talento e il coraggio di Chalamet sono stati, però, premiati perché il film gli ha permesso di guadagnare una nuova nomination agli Oscar come miglior attore protagonista, il più giovane a meritarsela dai tempi di James Dean. Nell’intervista l’attore racconta il lungo processo che ha intrapreso per diventare Bob Dylan.
Timothée Chalamet: Becoming Bob Dylan
Quello di Speak è un approccio innovativo all'apprendimento della lingua basato sulla conversazione e sulla pratica dell'inglese per potenziare rapidamente le abilità spesso più trascurate nello studio tradizionale: lo Speaking ed il Listening.
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