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Le origini dell’inglese, una lingua ibrida parlata in tutto il mondo

19/10/17 14.42

Da una ricerca dell’EF è emerso che noi italiani siamo tra gli ultimi posti in quanto a conoscenza dell’inglese e specialmente il sud Italia sembra davvero refrattario all’apprendimento di questa lingua.

Nella percezione degli italiani, sembra molto più semplice imparare lo spagnolo perché più familiare, sia “a orecchio”, sia linguisticamente. L’italiano e lo spagnolo sono infatti definite lingue romanze e condividono con francese, portoghese e romeno un antenato comune, il latino.

L’inglese, nonostante la presenza di parole molto simili a francese e latino, sembra seguire delle regole grammaticali, sintattiche e fonetiche molto lontane da quelle dell’italiano, perchè non appartiene alla famiglia delle lingue romanze e tra i suoi numerosi antenati non annovera il latino.

Ma allora quali sono le origini dell’inglese? 

 

Scarica il pdf su origini ed evoluzione della lingua inglese

 

Gli antenati dell’inglese

Come già discusso nell’articolo sul perché l’inglese non si legge come è scritto, l’inglese si è evoluto con generazioni di parlanti che ne hanno cambiato fortemente l’aspetto e il suono. Percorrendo a ritroso questi cambiamenti è possibile risalire alla lingua da cui l’inglese ha origine e saperne di più sui popoli che hanno abitato le isole britanniche e comprendere le ragioni che hanno portato la lingua ad evolversi.

Stonehenge

Degli abitanti originali delle isole britanniche sappiamo poco; è dalle invasioni dei Celti, approdati sulle coste dell’attuale Inghilterra nel VIII secolo a.C., che cominciamo ad avere testimonianze scritte più approfondite: i Celti della Britannia o Britanni erano popoli guerrieri che si organizzavano in tribù che non raggiunsero mai un’unità politica e per questo la conquista romana fu facile.

 

Celtico e Anglosassone

Durante la dominazione latina, i Celti furono protetti dai Romani contro le invasioni delle tribù germaniche; tuttavia, quando i Romani abbandonarono l’isola, i Celti persero il loro scudo protettivo contro le incursioni dei popoli germanici. Così tra il V e il VI d.C. secolo le tribù di Angli, Sassoni e Juti conquistarono l’isola e vi si stabilirono portando la loro cultura e i loro dialetti, che pian piano si fusero nella nuova lingua dell’isola: l’Anglosassone.

Tra il VIII e il XI secolo d.C., inoltre, le isole britanniche furono preda delle mire colonizzatrici dei Vichinghi Scandinavi che stabilirono il loro regno nei territori più a nord mentre al sud i regni sassoni restarono indipendenti. L’Inghilterra era così divisa in due e pian piano le culture e le lingue di questi due regni, entrambe di matrice germanica, cominciarono a fondersi nell’Old English.

Un frammento di Beowulf

In seguito a queste invasioni l’identità e quindi la lingua celtica si indebolì sensibilmente e tuttavia rimase come lingua minoritaria nelle regioni più isolate delle isole britanniche come Cornovaglia, Galles, Scozia, Irlanda e isola di Mann, aree in cui viene tutt’ora parlata nelle sue evoluzioni e varianti territoriali.

 

La dominazione Normanna

Se l’Anglosassone è l’antenato principale dell’Inglese e il latino ha influito solo in minima parte nelle modifiche del celtico, com’è possibile che ci siano parole simili al francese o allo stesso latino?

Queste parole sono prestiti entrati nel vocabolario a seguito della dominazione normanna e che hanno contribuito a creare il dualismo tra linguaggio alto e basso dell’inglese moderno.

I Normanni, originariamente colonizzatori vichinghi, si stabilirono in Francia nell’ultimo quarto del IX secolo e nell’arco di due generazioni assimilarono quasi completamente la lingua, la cultura e la religione dei Franchi.

I Canterbury Tales, una raccolta di 24 racconti scritti da Geoffrey Chaucer in Middle English

Così, quando nel 1066 William the Conqueror condusse i Normanni alla conquista dell’isola per gli Anglosassoni non fu solo un cambio politico, ma anche linguistico in quanto un’incredibile quantità di parole francesi e latine entrarono a far parte dell’Anglosassone, dando forma ad una nuova lingua: il Middle English.

 

Il ceppo Germanico

Se i termini di origine francese e latina sono solo dei prestiti e non fanno parte della struttura originale dell’Anglosassone, ciò implica che questa non sia una lingua romanza e quindi di derivazione latina; l’Anglosassone, infatti, deriva dal ceppo germanico e dalla famiglia delle lingue della penisola scandinava e dell’Europa Settentrionale.

Se l’osservazione di parole che hanno un suono simile non è sufficiente a provare la parentela di due lingue, in quanto potrebbero essere prestiti come nel caso delle parole di derivazione normanna o semplicemente parole affini, elementi certamente più attendibili per confrontare due lingue sono le strutture grammaticali, la sintassi o il vocabolario di base come pronomi, numeri o nomi dei familiari.

Questo processo di comparazione tra due lingue ha permesso ai linguisti di rintracciare l’antenato dell’Anglosassone e quindi dell’Inglese: il Proto-Germanico, una lingua parlata circa 500 anni prima di Cristo e di cui non ci sono testimonianze scritte. Altre lingue appartenenti al ceppo germanico sono il tedesco, l’olandese e il danese, tutte discendenti del Proto-Germanico ed evolutesi rispecchiando le abitudini e la geografia di popoli e luoghi differenti.

 

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Un antenato comune: l’Indoeuropeo

Eppure, l’inglese e l’italiano non sono lingue poi così distanti, sono certo più simili dell’italiano e il russo o italiano e giapponese e, sebbene seguano una grammatica e una logica differente, condividono delle caratteristiche fondamentali: l’alfabeto innanzitutto, la coniugazione verbale e la declinazione nominale, sebbene quella inglese sia sensibilmente più scarna di quella italiana. Scavando nei meandri della lingua è stata infatti trovata una parentela tra germanico e latino: applicando i medesimi principi di linguistica comparativa al germanico e al latino è stato possibile risalire ad una lingua ancora precedente, il Proto-Indoeuropeo, parlato ben 6000 anni prima di Cristo e originario della Steppa Pontica, una regione tra Ucraina e Russia. A seguito alle migrazioni dei popoli che parlavano questa lingua, l’Indoeuropeo si è diffuso non solo in Europa (la quasi totalità delle lingue europee deriva dal Proto-Indoeuropeo) ma anche nel Medioriente fino all’Asia Meridionale. Una delle caratteristiche principali del Proto-Indoeuropeo è che era una lingua flessiva, con coniugazioni e declinazioni, proprio come il greco, latino e tedesco. A sua volta anche il Proto-Germanico aveva mantenuto il carattere flessivo della lingua, trasmesso a sua volta all’Anglosassone e all’Old English e mantenuto nel tedesco odierno.

 

"L'albero genealogico" che illustra le origini delle lingue indo-europee
L'immagine è parte di un'illustrazione realizzata da Minna Sundberg

Col tempo i casi e le coniugazioni dell’inglese si sono completamente persi: la causa più probabile di questo mutamento è dovuta alle numerose invasioni che le isole britanniche hanno subito: conquistatori e colonizzatori stranieri hanno dovuto apprendere la lingua già da adulti, in un’epoca in cui l’Old English e l’Anglosassone non erano lingue scritte spesso, la cui grammatica e sintassi non era definita da regole ferree come lo è oggi. L’inglese ha quindi una grammatica molto semplificata, ma un vocabolario vastissimo, dovuto al numero incredibile di parole che venivano inglobate nel vocabolario a seguito delle diverse dominazioni.

Sarebbe plausibile ipotizzare l’esistenza una lingua ancora più antica dell’Indoeuropeo, la lingua di una Babele Primordiale di un mondo e una razza umana ancora giovane, una lingua da cui tutte le lingue discendono. Purtroppo questa lingua mitica è persa nelle sabbie del tempo e l’Indoeuropeo è l’ultimo anello della catena a cui possiamo risalire. È comunque affascinante pensare che 3 miliardi di persone che parlano lingue molto differenti e vivono in paesi lontanissimi, parlino con le stesse parole, forgiate da 6000 anni di storia.

Potrai leggere altri articoli del nostro Blog seguendo questo link e per saperne di più su Speak e il nostro modo di intendere l'apprendimento dell'inglese consiglio di visitare il nostro sito web. 

Ylenia Minei

Written by Ylenia Minei

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